Differenze Auto Euro 6

Differenze Auto Euro 6: A, B, C e D. Tutte le differenze e le normative per ogni nomenclatura.

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Ecco di seguito spiegate le differenze auto Euro 6.
Tra A, B, C e D, quali scegliere? Queste motorizzazioni sono tante e possono creare confusione.

Leggi l’articolo per avere un’idea più chiara sull’argomento!

Cos’è l’Euro 6

Euro 6 è la normativa erogata ormai da diversi anni in Europa, per limitare l’inquinamento atmosferico. Nello specifico, si tratta di limitare le emissioni di diverso tipo delle auto.
Queste leggi si sono evolute e ad oggi ci sono molte varianti in circolazione: è molto importante sapere con esattezza di cosa si tratta per evitare di incorrere a multe.
Una lettera aggiuntiva alla nomenclatura Euro 6 può significare un cambio drastico nel limitare le emissioni di scarico dell’auto. Questo cambio può comportare un’aumento dei costi da parte dell’automobilista legati all’ecotassa. La nomenclatura può inoltre comportate limiti per la circolazione. Ciò viene dettato dalle normative europee a cui le case di produzione auto si devono costantemente confrontare e adattare.
Vediamo nello specifico in cosa consistono queste modifiche ai sistemi di scarico.

Differenze Auto Euro 6

Differenze Auto Euro 6: le varie sigle

Vediamo insieme di seguito le diverse sigle che accompagnano la dicitura Euro 6 e che cosa significano in termini di emissioni.
Le sigle sono A, B, C, e D: spiegano quanti ossidi di carbonio, i NOx, e monossidi di carbonio, CO, sono in grado di filtrare i motori delle vetture. Vengono presi in considerazione anche le polveri sottili e gli idrocarburi combusti.

Euro 6 A: sono tutte le vetture immatricolate entro il 01/01/2016. Emissioni Nox: 0,060 g/km per motori benzina e 0,080 per le auto diesel. CO: 1 g/km benzina – 0.5 g/km diesel. PM: 0,005 g/km per diesel e benzina.

Euro 6 B: le normative sono uguali a quelle delle Euro 6 A, tranne per le emissioni di particolato (PM): 0,0045 g/km e non oltre, sia per le benzina che diesel.

Euro 6 C: sono tutte le vetture immatricolate entro il 01/09/2018. Devono però omologarsi entro settembre del 2017. Il particolato viene ulteriormente ridotto, ma la novità è un’altra. Le vetture devono essere provate direttamente su strada, e non bisogna fare affidamento solo ai dati di laboratorio.

Euro 6 D: vetture immatricolate a gennaio del 2021. Tuttavia, le Euro 6D-TEMP erano già in circolazione dal 2018. controllano le emissioni di ossidi di carbonio con delle prove su strada, le RDE. Il WLTP rileva invece i monossidi di carbonio (CO). Tale normativa prevedeva dei margini dove era consentito sforare, fino a diventare sempre più rigidi.

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