Tutti i risultati degli ultimi crash test Euro NCAP: promosse e bocciate

Dai successi di Togg e Firefly alle criticità di BMW Serie 1 e Citroen C5 Aircross: ecco i risultati degli ultimi crash test Euro NCAP.

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PH: Euro NCAP
L’ultima tornata di crash test Euro NCAP ha coinvolto sedici modelli nuovi e due vetture già testate in precedenza, offrendo un quadro aggiornato dello stato della sicurezza automobilistica in Europa. Come sempre, le valutazioni si basano su quattro parametri fondamentali: protezione degli occupanti adulti, protezione dei bambini, sicurezza degli utenti vulnerabili della strada e dotazione dei sistemi di assistenza alla guida. Questa sessione si è rivelata particolarmente significativa perché ha visto l’esordio di marchi emergenti come Togg e Firefly, entrambi capaci di conquistare punteggi eccellenti, accanto a costruttori consolidati che hanno confermato o, in alcuni casi, deluso le aspettative.

Gli ultimi crash test Euro NCAP: i risultati di Togg, una nuova realtà automobilistica

Tra le sorprese più positive degli ultimi crash test Euro NCAP c’è sicuramente il marchio turco Togg, che ha sottoposto a prova due modelli elettrici: la berlina T10F e il SUV T10X. Entrambi hanno ottenuto le cinque stelle, con la T10F che ha raggiunto un impressionante 95% nella protezione degli occupanti adulti, mentre la T10X si è fermata al 94%.

Si tratta di valori che le collocano tra le vetture più performanti mai sottoposte alle prove del programma europeo, un risultato che assume ancora più rilevanza considerando la giovane età del costruttore, che ha avviato la produzione soltanto alla fine del 2022. Anche la protezione dei bambini si è dimostrata di alto livello, con l’85% registrato in entrambi i casi, mentre per pedoni e ciclisti i punteggi si sono attestati attorno al 79%. I sistemi di assistenza alla guida hanno garantito un livello elevato, con un 80% che conferma la serietà del progetto.

Firefly: la nuova elettrica di NIO

Accanto a Togg, l’altra protagonista degli ultimi crash test Euro NCAP è stata la Firefly, compatta elettrica del marchio cinese NIO. Appena arrivata sul mercato europeo, la vettura ha ottenuto il massimo punteggio delle cinque stelle, ma soprattutto ha registrato un dato record nella protezione degli adulti, con un 96%. È il valore più alto mai raggiunto da inizio 2024, un risultato che dimostra come le nuove realtà cinesi stiano rapidamente raggiungendo e in alcuni casi superando i costruttori storici. Anche nelle altre categorie la Firefly ha convinto: 87% nella protezione dei bambini, 82% per pedoni e ciclisti e 86% per i sistemi di assistenza. Questo mix di risultati colloca la compatta NIO al vertice assoluto della sicurezza tra le auto attualmente disponibili in Europa.

I modelli a cinque stelle

Oltre a Togg e Firefly, numerosi altri modelli hanno ottenuto le cinque stelle, confermando come gli standard di sicurezza europei spingano i costruttori a migliorare costantemente le prestazioni. L’Audi Q4 e-tron ha registrato il 91% nella protezione degli adulti e l’87% per i bambini, dimostrandosi una delle più equilibrate del lotto. La Hyundai Ioniq 9 si è attestata all’84% nella protezione degli adulti e all’83% negli aiuti alla guida, mentre la Mini Aceman ha raggiunto valori simili, con punteggi rispettivamente dell’83% e del 79%. Anche la Lynk & Co 08 si è distinta con il 90% per gli adulti e l’81% nei sistemi di assistenza, segnale che il marchio cinese continua a crescere anche sul fronte della sicurezza.

Nuovi protagonisti della sicurezza

Tra i risultati più significativi si collocano anche quelli dell’Aion V e dell’IM IM6, entrambi con cinque stelle. Il primo ha ottenuto l’88% nella protezione degli adulti e il 78% negli aiuti alla guida, mentre l’IM IM6 ha fatto meglio, con il 90% per gli adulti e un notevole 87% per i sistemi elettronici di supporto. La Smart #5 si è rivelata una delle sorprese più interessanti, grazie a un punteggio eccellente nella protezione dei bambini, pari al 93%, e addirittura un 92% negli aiuti alla guida, valori che la collocano ai vertici della categoria. Anche la Exlantix ES e la BYD Dolphin Surf hanno ottenuto le cinque stelle, rispettivamente con punteggi equilibrati e convincenti in tutte le categorie.

I costruttori europei e le conferme

Non sono mancati i buoni risultati anche per marchi storici del continente. La Mini Cooper ha ottenuto le cinque stelle con l’83% di protezione degli adulti e l’81% per pedoni e ciclisti, mentre la Volkswagen ID. Buzz ha convinto con valori compresi tra il 70% e l’85% nelle varie categorie. Questi dati dimostrano come anche le case più consolidate continuino a mantenere standard elevati, pur dovendo fronteggiare la crescente concorrenza proveniente da Asia e Cina.

I modelli a quattro stelle

Accanto a molte promosse, ci sono state anche bocciature parziali negli ultimi test Euro NCAP. Alcuni modelli non sono riusciti a superare la soglia delle cinque stelle, rimanendo a quattro. Tra questi spicca la BMW Serie 1, penalizzata soprattutto per la protezione del torace e della gamba sinistra del conducente nell’impatto frontale disassato, oltre alle criticità legate alle gambe del passeggero anteriore. Il punteggio complessivo per la protezione degli adulti si è fermato al 78%, con un 84% per i bambini e un 80% per i sistemi di assistenza.

La Citroen C5 Aircross ha raggiunto l’80% nella protezione degli adulti e l’85% per i bambini, ma ha perso punti nella categoria utenti vulnerabili della strada e in quella degli aiuti elettronici, dove si è fermata al 62%. Suzuki e Vitara, insieme alla gemella Toyota Urban Cruiser, hanno registrato lo stesso punteggio complessivo di quattro stelle, con valori deboli nella protezione del torace del conducente e marginali per la testa del passeggero posteriore. Questi risultati evidenziano come non tutti i modelli siano ancora allineati agli standard più elevati, soprattutto quando si tratta di protezione nei crash più complessi.

Le tendenze emerse dai test

L’analisi complessiva degli ultimi crash test Euro NCAP permette di individuare alcune tendenze chiare. La prima riguarda l’avanzata dei costruttori emergenti, che non solo riescono a raggiungere le cinque stelle ma spesso superano i marchi tradizionali in specifiche categorie. La Firefly di NIO e i modelli Togg dimostrano come l’attenzione alla sicurezza sia diventata un requisito imprescindibile per entrare nel mercato europeo. La seconda tendenza riguarda la crescente importanza dei sistemi ADAS, i quali hanno ormai un peso rilevante nelle valutazioni complessive e vengono considerati fondamentali per prevenire incidenti e ridurre la gravità degli impatti. Infine, si nota come la protezione dei passeggeri posteriori e degli utenti vulnerabili della strada resti una delle aree più critiche, con alcuni modelli che faticano ancora a garantire livelli ottimali.

Euro NCAP come riferimento per il mercato

I risultati degli ultimi test Euro NCAP confermano ancora una volta l’importanza del programma come punto di riferimento per i consumatori e per i costruttori. Le valutazioni indipendenti offrono trasparenza e permettono di comprendere meglio le differenze tra i vari modelli, aiutando i clienti a compiere scelte consapevoli. Per le case automobilistiche, ottenere le cinque stelle rappresenta non solo un vantaggio competitivo ma anche un requisito quasi imprescindibile per mantenere credibilità e attrattiva sul mercato europeo. In un contesto di transizione verso la mobilità elettrica, la sicurezza rimane quindi un pilastro irrinunciabile, in grado di distinguere i costruttori che investono seriamente nella protezione di passeggeri e utenti della strada.

Il confronto con le generazioni precedenti

Un aspetto interessante emerso dall’ultima serie di crash test Euro NCAP riguarda il confronto con i modelli testati negli anni passati. Le medie generali mostrano un miglioramento progressivo, soprattutto nella protezione degli adulti e dei bambini, mentre la variabilità maggiore si osserva negli aiuti alla guida, dove i punteggi spaziano dal 62% della Citroen C5 Aircross al 92% della Smart #5. Questo divario dimostra come le tecnologie ADAS siano ancora in fase di consolidamento e che non tutti i costruttori siano allo stesso livello. Rispetto alle valutazioni di tre o quattro anni fa, il progresso è evidente, segno che gli investimenti in sicurezza stanno portando risultati tangibili.

 

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