Furgone elettrico per le consegne urbane: quando conviene davvero?

Guida aggiornata sulla convenienza dei furgoni elettrici per le consegne urbane. Analisi su autonomia, costi, incentivi e modelli ideali per piccole attività.

furgone elettrico

Scegliere un furgone elettrico per le consegne in città è oggi un’opzione sempre più concreta per artigiani, commercianti e professionisti. Con le nuove restrizioni sulla circolazione dei veicoli diesel nei centri urbani, l’accesso alle ZTL è spesso limitato solo ai mezzi a zero emissioni. A questo si aggiunge una crescente domanda di consegne locali e last mile, che rende strategica la scelta del veicolo più efficiente, silenzioso e sostenibile.

Ma conviene davvero acquistare un furgone elettrico per la propria attività? Quali sono i costi reali, le autonomie effettive, le agevolazioni disponibili e i modelli più adatti al lavoro quotidiano? In questa guida completa rispondiamo in modo chiaro e concreto a tutte le domande, con un focus particolare su business urbani, partite IVA e microimprese.

Continua a leggere per scoprire se è il momento giusto per elettrificare la tua flotta e quale modello scegliere per ottimizzare efficienza e sostenibilità.

Perché considerare un furgone elettrico oggi per le consegne in città?

Scegliere un furgone elettrico per le consegne in città è oggi una scelta sempre più valutata da piccoli imprenditori, grazie a incentivi e accesso alle ZTL.

La transizione ecologica e la crescente attenzione delle amministrazioni locali alla qualità dell’aria hanno cambiato il panorama della mobilità urbana. Sempre più comuni italiani, da Milano a Bologna, impongono limiti alla circolazione dei veicoli a combustione nelle zone centrali, mentre le aree a traffico limitato diventano terreno favorevole per i mezzi a zero emissioni.

Allo stesso tempo, il boom dell’e-commerce e la diffusione dei servizi a domicilio hanno aumentato la domanda di veicoli agili, efficienti e sostenibili per effettuare consegne rapide e frequenti in ambito urbano. Di fronte a questi cambiamenti, molti professionisti si chiedono se abbia senso investire oggi in un veicolo commerciale elettrico, sia per ragioni economiche che operative.

Il dubbio è lecito: acquistare un mezzo elettrico è ancora un investimento superiore rispetto ai diesel tradizionali. Ma le variabili in gioco sono molte, dai risparmi nei costi di gestione alle esenzioni fiscali, fino ai vantaggi logistici nei percorsi cittadini. Nei prossimi paragrafi analizzeremo tutti questi aspetti per aiutarti a fare una scelta consapevole e sostenibile per il tuo business.

Autonomia e usabilità in ambito urbano: quanta strada si percorre davvero?

L’autonomia dei furgoni elettrici in città è più che sufficiente per coprire anche più turni di consegna, con ricariche notturne a basso costo.

Nel contesto urbano, un furgone elettrico può percorrere tranquillamente dai 200 ai 350 chilometri con una singola ricarica, grazie a un utilizzo prevalentemente a basse velocità e a una guida che favorisce il recupero dell’energia in frenata. Questo significa che anche le attività che effettuano decine di consegne al giorno possono coprire un intero turno senza dover ricaricare durante l’orario lavorativo.

I tragitti brevi, le soste frequenti e la guida a basse velocità tipiche delle città rappresentano il terreno ideale per l’efficienza energetica di un mezzo a batteria. Inoltre, la possibilità di ricaricare durante la notte, quando i veicoli non sono in uso, consente di partire ogni mattina con la carica completa, senza perdite di tempo.

L’installazione di una wallbox nella propria sede o officina rende la ricarica ancora più semplice e conveniente, mentre la crescente diffusione delle colonnine pubbliche consente di gestire imprevisti o ricariche d’emergenza anche fuori sede. In molti casi, le aziende optano per contratti energetici business per ottenere tariffe agevolate in fascia notturna, riducendo ulteriormente i costi operativi giornalieri.

In sintesi, l’autonomia urbana di un mezzo elettrico è più che adeguata per chi lavora in città, e la flessibilità nella gestione della ricarica lo rende uno strumento affidabile ed efficiente per le attività quotidiane.

Costi reali di gestione e manutenzione: quanto si risparmia davvero?

I furgoni elettrici hanno costi di gestione inferiori rispetto ai diesel: meno manutenzione, ricariche più economiche e vantaggi fiscali.

Un aspetto decisivo per valutare l’acquisto di un furgone elettrico aziendale è il risparmio concreto che si può ottenere nel tempo. Il costo per percorrere 100 chilometri con un veicolo elettrico, considerando una tariffa media di 0,25 €/kWh, si aggira sui 3 o 4 euro. A parità di percorrenza, un mezzo diesel può costare anche il triplo, incidendo in modo sostanziale sul bilancio mensile dell’attività.

Dal punto di vista della manutenzione ordinaria, i vantaggi sono altrettanto significativi: l’assenza di componenti soggetti a usura come frizione, cambio, cinghie o filtri riduce la frequenza degli interventi e ne abbassa i costi. Anche i freni tendono a durare più a lungo grazie al sistema di rigenerazione dell’energia in decelerazione, che riduce lo stress sulle pastiglie.

Le assicurazioni per veicoli commerciali elettrici sono spesso agevolate, soprattutto per flotte aziendali. In alcune regioni è inoltre previsto l’esonero dal pagamento del bollo per i primi cinque anni. Sommando questi elementi, il costo complessivo di proprietà (TCO) di un mezzo elettrico può risultare inferiore a quello di un termico anche dopo soli 3 o 4 anni di utilizzo regolare.

Per una piccola impresa che utilizza il mezzo tutti i giorni, questi risparmi si traducono in un vantaggio economico tangibile, che migliora la sostenibilità economica dell’investimento fin dalle prime fasi.

Agevolazioni, incentivi e accesso alle ZTL: quali vantaggi reali nel 2025?

Nel 2025 i furgoni elettrici aziendali possono accedere a incentivi statali fino a 9.000 euro e circolare liberamente nelle ZTL.

Uno dei principali vantaggi del furgone elettrico è l’accesso a un ventaglio di agevolazioni economiche e logistiche che incidono direttamente sulla convenienza finale. L’ecobonus previsto dallo Stato per l’acquisto di veicoli commerciali a emissioni zero può raggiungere i 9.000 euro, soprattutto se associato alla rottamazione di un vecchio veicolo Euro 4 o precedente. L’ecobonus 2025 statale è stato però completamente esaurito.

Oltre al contributo diretto all’acquisto, molte regioni italiane prevedono esenzioni dal pagamento del bollo per cinque anni e tariffe agevolate per i parcheggi pubblici. In alcuni casi, è possibile accedere a finanziamenti a tasso agevolato o leasing operativi con incentivo già applicato, ideali per le partite IVA e le piccole imprese che preferiscono non acquistare il mezzo a titolo definitivo.

L’accesso alle ZTL rappresenta un altro punto forte: i veicoli elettrici sono generalmente autorizzati a entrare senza restrizioni anche nei centri storici, laddove i veicoli termici non possono più transitare. In città come Milano, Torino o Roma, ciò significa evitare multe, ritardi e deviazioni, ottimizzando i tempi di consegna e migliorando la qualità del servizio offerto ai clienti.

La possibilità di accedere alle corsie preferenziali in alcune aree metropolitane consente infine una mobilità più fluida anche nelle ore di punta, aumentando ulteriormente l’efficienza del lavoro quotidiano.

Quale furgone elettrico scegliere oggi: modelli e caratteristiche a confronto

I furgoni elettrici più adatti alle consegne urbane combinano maneggevolezza, capacità di carico e autonomia tra i 200 e i 300 km.

Quando si tratta di scegliere quale furgone elettrico scegliere, le esigenze operative sono il primo parametro da valutare. Per consegne rapide e continue all’interno del perimetro cittadino, i modelli compatti come Renault Kangoo E-Tech o Citroën ë-Berlingo offrono un equilibrio ideale tra dimensioni agili e autonomia efficace. Entrambi superano i 270 km dichiarati nel ciclo WLTP e sono perfetti per spostamenti frequenti con carichi leggeri o medi.

Chi ha bisogno di maggiore portata e volumetria può orientarsi su veicoli come Fiat E-Doblò o Ford E-Transit Courier. Questi modelli riescono a combinare oltre 280 km di autonomia con capacità di carico fino a 1.000 kg, rendendoli ideali per chi gestisce consegne più impegnative o trasporti professionali con attrezzature ingombranti.

I fattori decisivi sono anche gli allestimenti interni e la flessibilità: climatizzatore efficiente, paratie divisorie, portelloni laterali scorrevoli e connettività con app di gestione flotta fanno la differenza nella produttività quotidiana. Alcuni modelli offrono persino un sistema di climatizzazione posteriore per mantenere costante la temperatura della merce trasportata, elemento utile in ambiti come alimentare o farmaceutico.

La scelta va quindi calibrata sulla tipologia di merce, sul volume medio delle consegne e sulle abitudini di ricarica, senza dimenticare la disponibilità di incentivi legati a uno specifico modello o marchio.

Quando conviene davvero acquistare un furgone elettrico per le consegne

Un furgone elettrico conviene se si percorrono almeno 60–100 km al giorno in città, con uso intensivo e possibilità di ricarica notturna.

Per chi svolge attività regolari di consegna all’interno dei centri urbani, il passaggio all’elettrico rappresenta una soluzione non solo ecologica ma anche vantaggiosa dal punto di vista economico. La convenienza del furgone elettrico urbano emerge con chiarezza quando si considera l’uso quotidiano intenso, la possibilità di sfruttare una ricarica domestica o aziendale notturna e l’accesso illimitato alle aree a traffico limitato.

I vantaggi diventano tangibili in particolare dopo i primi tre anni, quando i risparmi su carburante, manutenzione e incentivi ammortizzano il maggiore costo iniziale. Nella maggior parte dei casi, il cosiddetto break-even si raggiunge tra il terzo e il quinto anno di utilizzo, con un TCO (Total Cost of Ownership) nettamente inferiore rispetto a un veicolo termico equivalente.

La convenienza si riduce invece per chi percorre tragitti molto brevi e saltuari, o non ha possibilità di installare un punto di ricarica affidabile. In questi scenari, il furgone elettrico può non garantire un ritorno economico immediato e richiede una valutazione più attenta del contesto operativo.

Modello Autonomia WLTP Capacità di carico Prezzo da Tempo ricarica (AC)
Renault Kangoo E-Tech 285 km 600–800 kg 31.000 € 6 ore
Citroën ë-Berlingo 275 km 800 kg 32.000 € 7 ore
Fiat E-Doblò 285 km 800–1.000 kg 33.000 € 6 ore
Ford E-Transit Courier 300 km fino a 1.000 kg 35.000 € 6 ore

Conviene davvero passare al furgone elettrico?

Un furgone elettrico conviene davvero per chi effettua consegne urbane regolari: meno costi, più libertà di circolazione e zero emissioni. Nella maggior parte dei casi, rappresenta oggi una scelta strategica per chi lavora in ambito cittadino, con percorrenze giornaliere tra i 60 e i 100 km, accesso frequente a zone a traffico limitato e possibilità di ricarica notturna. Il minor impatto ambientale si traduce in vantaggi fiscali, semplificazioni logistiche e risparmio a lungo termine, anche per microimprese e professionisti con budget contenuto.

Se stai valutando l’acquisto o il noleggio di un mezzo commerciale, il consiglio è considerare attentamente il furgone elettrico per le consegne come investimento sul medio periodo. La crescente offerta di modelli, l’evoluzione delle batterie e il supporto degli incentivi pubblici lo rendono oggi un’opzione concreta e competitiva per chi lavora ogni giorno in città.

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