Come risparmiare benzina: la guida

Una guida per conoscere tutte le azioni utili per risparmiare sul carburante. Dallo stile di guida alla scelta del distributore.

Come risparmiare benzina? Come risparmiare diesel? Per farla breve, come si fa a risparmiare carburante mentre si guida? No, non siete i soli a porvi questa domanda, anzi: tutte le persone che guidano un’auto se la pongono ogni giorno perché il periodo economico non è certamente favorevole anche se è stato tagliato il cuneo fiscale e l’economia è leggermente in crescita. A tagliare il potere di acquisto delle famiglie e quindi anche degli automobilisti ci pensa l’inflazione che ormai galoppa inesorabile e che è arrivata all’8% e oltre.

In un periodo di crescita dell’inflazione (dovuta a molte cause, tra sconti revocati e crisi dell’energia, ma anche speculazione), diventa fondamentale adottare delle strategie di buon senso per arrivare a fine mese. Tra queste vi è il risparmio che coinvolge, ovviamente, anche i trasporti. E per la popolazione italiana trasporti significa soprattutto auto termiche.

Al momento i prezzi della benzina e del gasolio stanno nuovamente risalendo dopo la revoca dello sconto sulle accise voluto dal Governo Draghi e revocato, alla fine di dicembre, dal Governo Meloni. Di colpo, il prezzo del carburante è salito di circa 18 centesimi e da allora ha continuato a salire piano piano. Non siamo più così lontani dalla soglia dei 2 euro, ecco perché risparmiare è fondamentale. E quindi, come si fa a consumare meno?

Come risparmiare benzina alla guida?

Il parco auto italiano è piuttosto datato,  ma anche quando si ha un’auto vecchia che consuma tanto valgono le stesse strategie che possono essere adottate sulle auto con motori più virtuosi. Passiamo dunque ai nostri consigli.

Accelerazione: il segreto è farlo piano

Una guida fluida è importantissima per risparmiare carburante e uno dei segreti per averla è accelerare piano, cioè non affondare il piede nell’acceleratore. Nei cicli WLTP, quelli che vengono usati per misurare i consumi, le accelerazioni sono calcolate  da 0 km orari a 50 km/h in 15 secondi. Lo sappiamo che questo è un ritmo da “anzianità”, ma è quello che si richiede per consumare il meno possibile.

Guidare a velocità costante fa risparmiare benzina

Ebbene sì, questo è il segreto di Pulcinella, eppure pochi automobilisti seguono questa semplice regola. Si tende a guidare, infatti, a strappi: prima un tratto “veloce”, poi si incontra un ostacolo (un’altra auto, un pedone che attraversa, etc) e si frena, e poi ancora si accelera affondando il piede, e poi ancora una frenata, e così via all’infinito fino alla meta.

Questo accade soprattutto negli ambiti urbani, dove in genere esiste il limite di 50 km/h e dove tutti indistintamente lo superano e corrono come matti fino a che non incontrano gli ostacoli. Invece, una bassa velocità costante è la cosa migliore per risparmiare in ambito urbano. Non a caso, le città più grandi stanno abbassando il limite di velocità a 30 km/h. Questa velocità ha diversi aspetti positivi: non solo è più sicura per i pedoni, ma ha anche l’effetto di ridurre i consumi e quindi di risparmiare carburante e di emettere meno C02.

Questo perché a 30 km/h non ci sono accelerate e frenate, ma la guida è lenta e costante. Si formano meno ingorghi, si formano meno file e quindi alla fine si consuma meno.

Velocità costante e marce alte

Qual è l’altra variabile che fa consumare più o meno carburante? L’uso del cambio. Le marce basse consumano molto di più delle marce alte, dunque prediligete queste ultime anche quando viaggiate a basse velocità. Sì, i motori moderni ce la fanno, non vi preoccupate. Ricordate anche di non superare i 2000/3000 giri. Il portafoglio vi ringrazierà.

Occhio allo stile di guida

Lo sappiamo: le persone che hanno uno stile di guida sportivo tende ad avere il piede pesante e adora la guida a “strappi”, ma anche loro pagano la benzina e anche loro devono risparmiare. Perciò, adottate uno stile di guida più tranquillo in città come in extraurbano. Guidate a velocità costante, evitate gli affondi di pedale e cambiate repentine, rimanete sotto al limite di 10 km/h e così sarete certi di risparmiare.

Pneumatici: li avete controllati?

Anche le gomme hanno il loro ruolo nel consumo di carburante: controllate che siano ancora “buone” e che la pressione sia quella giusta. Fa la differenza.

Il climatizzatore consuma: usalo meno

Il climatizzatore ha degli effetti diretti sul consumo di carburante: usatelo il meno possibile. Più rimane acceso, più la lancetta che indica il livello del serbatoio si abbasserà. L’ideale è usarlo il meno possibile e a temperature inferiori rispetto a quelle “ideali”. Insomma, usatelo con moderazione.

Spegnete il motore nelle brevi soste!

Avete presente le lunghe file che si generano ai passaggi a livello? Avete presente quei motori che rimangono costantemente accesi anche quando c’è da aspettare uno, due o tre minuti? Ecco: quel fumo che esce dai tubi di scappamento sono letteralmente i soldi degli automobilisti incolonnati che bruciano senza un motivo.

Quando fate una sosta breve, spegnete il motore. Che sia al passaggio a livello, a un semaforo molto lungo, mentre aspettate che il vostro fidanzato esca dal tabacchino e avete l’auto in sosta vietata, spegnete il motore. Il vostro portafoglio e l’ambiente (e i pedoni) vi ringrazieranno.

come risparmiare carburante

Rifornimento dove costa meno

Intanto, sembra banale ma non lo è. Scegliete la pompa di benzina che ha il prezzo più basso. Il carburante costa meno al self service e in genere costa meno nelle cosiddette pompe bianche. Potete usare anche delle app apposite per cercare il prezzo migliore o ancora Google o ancora il sito ministeriale in cui sono raccolti tutti i prezzi di tutte i distributori d’Italia.

Attenzione alle appendici

Tutto ciò che modifica l’aerodinamica dell’auto fa consumare. Di conseguenza, togliete il portapacchi se non vi serve e guidate con i finestrini chiusi.

Intervenire sullo stile di vita

Non è sempre possibile, perché dipende da tanti fattori, ma spesso anche piccoli cambiamenti generano tanti risparmi. Per esempio, proponente alla vostra azienda due giorni di smart working a settimana (se siete liberi professionisti potete organizzarvi senza dover chiedere il permesso a qualcuno), oppure per risparmiare carburante provate a usare l’auto solo quando piove e usate i mezzi pubblici se presenti (non sempre ci sono, lo sappiamo). Potreste anche optare per la bicicletta quando fa bel tempo (sempre che ci siano le infrastrutture adatte). Provate a condividere l’auto con i colleghi per andare a lavoro e fate a turno, così tutti risparmierete sul carburante. Insomma, i modi per risparmiare agendo sullo stile di vita ci sono, basta un po’ di creatività.

E l’auto elettrica? Sì, potete optare anche per acquistare un’auto elettrica, che però ha un costo abbastanza elevato, anche se ci sono tante agevolazioni fiscali e c’è l’incentivo. Secondo Enelx, basandosi su un’auto di media cilindrata che circola in ambito urbano e su costi del 2017, il costo di 100 km di autonomia costa 4 euro per un’auto elettrica e circa 12 per un’auto con motore termico. Questi valori però non sono fissi, i prezzi dell’energia cambiano e la crisi energetica ha toccato anche l’elettricità.

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