L’era dei documenti cartacei volge lentamente al termine anche nel settore assicurativo. La constatazione amichevole digitale, conosciuta anche come CAI digitale, segna un passaggio piuttosto importante nella gestione dei sinistri stradali. Introdotta nel quadro normativo del 2024 e destinata a diventare obbligatoria per tutte le compagnie entro aprile 2026, questa nuova modalità di gestione degli incidenti promette di semplificare, velocizzare e rendere più sicuro tutto il processo di denuncia. Un cambiamento tanto tecnico quanto culturale, che porterà benefici concreti sia agli assicurati che agli operatori del settore.
Cos’è il CAI digitale e perché rappresenta un cambio di paradigma
Il modulo CAI è da decenni lo strumento con cui i conducenti coinvolti in un sinistro stradale registrano le dinamiche dell’accaduto e forniscono alle rispettive assicurazioni le informazioni necessarie per l’avvio delle pratiche di risarcimento. Con l’introduzione del CAI digitale, tutto questo potrà avvenire tramite app ufficiali o piattaforme online, senza necessità di carta, penna o moduli da spedire. La compilazione, la firma e l’invio avverranno direttamente da smartphone, e il documento avrà lo stesso valore legale della versione cartacea.
Il sistema digitale non solo riduce l’utilizzo di risorse materiali, ma consente anche tempi di gestione più rapidi, tracciabilità più precisa e soprattutto maggiori garanzie contro le frodi, un fenomeno che secondo i dati 2024 raccolti da Facile.it ha causato oltre 620 milioni di euro di danni solo in Italia.
Quando si può usare il modulo digitale e a quali condizioni
Non tutti gli incidenti possono essere gestiti tramite CAI elettronico. La normativa vigente stabilisce criteri precisi. Il modulo digitale può essere utilizzato solo se sono coinvolti due veicoli, non ci sono feriti gravi, ed è presente accordo totale tra i due conducenti sulla dinamica del sinistro. Si tratta quindi di incidenti relativamente semplici, in cui non sussistano contenziosi sulla responsabilità.
Questi requisiti sono fondamentali per garantire che il sistema digitale, pur essendo snello, non diventi terreno fertile per malintesi o contestazioni. In caso di dubbi o divergenze, il modulo cartaceo — che resterà comunque valido anche dopo il 2026 — potrà ancora essere utilizzato.
App ufficiali e firma elettronica: come si compila un CAI digitale
Il processo di compilazione del CAI digitale si basa sull’utilizzo di app mobili sviluppate dalle compagnie assicurative. Oggi, molte realtà offrono già questa funzione integrata: tra le più note ci sono UnipolSai App, AllianzNOW, MyGenerali, MyAXA e Blue Assistance per Reale Mutua. L’utente, in caso di sinistro, apre l’app, seleziona la funzione “Denuncia Sinistro” o “CAI digitale” e inizia a compilare il modulo.
I dati richiesti sono gli stessi del modulo cartaceo: generalità dei conducenti, dati dei veicoli e delle polizze, luogo, data e ora del sinistro, dinamica dell’incidente e presenza di testimoni. La grande differenza, però, è data dalla possibilità di allegare foto direttamente scattate sul luogo dell’incidente e di utilizzare una firma elettronica avanzata (FEA).
Per questa firma, è sufficiente disporre di strumenti già ampiamente diffusi come lo SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE), entrambi conformi ai requisiti di sicurezza richiesti dalla legge. Una volta firmato da entrambi i conducenti, il modulo viene inviato automaticamente alle rispettive compagnie assicurative per l’elaborazione.
I vantaggi della constatazione amichevole digitale per utenti e compagnie
La digitalizzazione del modulo CAI porta con sé vantaggi significativi su più livelli. Per il consumatore, si tratta prima di tutto di un risparmio di tempo. Nessun modulo da conservare in auto, nessuna necessità di inviare fisicamente la documentazione all’assicurazione, nessun rischio di perdere fogli importanti. Tutto è centralizzato, tracciabile e sempre accessibile in pochi click.
In secondo luogo, la digitalizzazione consente un monitoraggio più rapido e accurato dei sinistri, con la possibilità per le compagnie di avviare immediatamente l’istruttoria. Grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale, i sistemi possono inoltre individuare anomalie, incongruenze o tentativi di frode, tutelando sia le assicurazioni che gli automobilisti onesti.
Dal lato delle compagnie, il beneficio è doppio: una riduzione dei costi di gestione e una maggiore efficienza operativa. Anche le autorità di vigilanza, come IVASS, sottolineano l’importanza di questi strumenti digitali come leva per modernizzare il sistema assicurativo italiano, ancora troppo spesso legato a dinamiche burocratiche datate.
Tempi di transizione: cosa succede fino al 2026
Il passaggio alla constatazione amichevole digitale non sarà immediato per tutti. La normativa consente un periodo di transizione che durerà fino al 31 marzo 2026. Entro questa data, tutte le compagnie saranno obbligate a offrire il modulo digitale, ma fino ad allora potranno coesistere entrambe le versioni, con piena validità giuridica.
Questo periodo sarà fondamentale per testare i sistemi, correggere eventuali problemi e soprattutto educare gli utenti a un nuovo modo di affrontare un momento già di per sé stressante come un incidente. Gli esperti consigliano di scaricare e configurare l’app in anticipo, in modo da non trovarsi impreparati nel momento del bisogno. Verificare i propri dati assicurativi e imparare a usare le funzioni principali è un piccolo investimento che può fare la differenza.
Il ruolo delle app e la personalizzazione per ogni compagnia
Un punto importante da sottolineare è che non esiste un’unica app centralizzata o una procedura standard imposta da IVASS. Ogni compagnia ha la facoltà di definire i propri flussi operativi, purché il contenuto del modulo CAI resti invariato. Questo significa che, a seconda dell’assicurazione, l’utente potrà trovare interfacce diverse, passaggi differenti e modalità di firma personalizzate.
Una pluralità che può disorientare, ma che rappresenta anche un’opportunità per le compagnie più innovative di differenziarsi sulla qualità del servizio digitale. Alcune assicurazioni, ad esempio, stanno integrando funzionalità extra come l’assistenza vocale, l’identificazione automatica della targa tramite fotocamera o la geolocalizzazione dell’incidente.
Verso una mobilità più snella e tecnologica
La constatazione amichevole digitale si inserisce in un processo più ampio di digitalizzazione dei documenti di circolazione, che negli ultimi anni ha visto l’introduzione della patente elettronica, della carta d’identità digitale e del certificato di proprietà online. La mobilità si sta trasformando, e con essa anche il modo di vivere l’esperienza automobilistica.