BYD Dolphin Surf: la citycar elettrica cinese che alza l’asticella

Costa come un’ibrida, ma è 100% elettrica: BYD Dolphin Surf sfida le citycar con prestazioni brillanti, tre allestimenti completi e una guida sorprendentemente raffinata.

byd dolphin surf

La nuova BYD Dolphin Surf si presenta con ambizioni chiare: rivoluzionare il concetto di mobilità urbana a zero emissioni senza sacrificare accessibilità, dotazioni e piacere di guida. La proposta del colosso cinese BYD arriva in Europa con un prezzo di partenza da 19.490 euro, ma ciò che sorprende è l’insieme di contenuti tecnici, autonomia reale e prestazioni dinamiche. L’auto nasce sulla moderna piattaforma e-platform 3.0, sviluppata per ottimizzare l’architettura elettrica dei modelli più compatti della gamma, e adotta l’ormai nota batteria Blade al litio ferro fosfato, un marchio di fabbrica dell’ingegneria BYD.

La Dolphin Surf è disponibile in tre allestimenti: Active, Boost e Comfort. Ognuno offre un compromesso ben calibrato tra prezzo, autonomia e potenza, con il modello top di gamma che si distingue per una guida brillante, un equipaggiamento al completo e una qualità percepita che supera le aspettative del segmento A.

BYD Dolphin Surf: estetica sorprendente e proporzioni intelligenti

Il design della BYD Dolphin Surf è uno dei primi elementi che catturano l’attenzione. Con una lunghezza di 3,99 metri – esattamente come la nuova Fiat Grande Panda – la piccola elettrica cinese riesce a fondere proporzioni compatte con un impatto visivo moderno e originale. La silhouette è caratterizzata da un assetto leggermente rialzato, cerchi da 16 pollici e linee fluide ma affilate, in un equilibrio visivo che comunica dinamismo e personalità. Al frontale spiccano i fari sottili e affilati, che ricordano vagamente il disegno della Lamborghini Huracan, mentre la griglia inferiore, divisa da due inserti color carrozzeria, aggiunge un tocco grintoso che spezza l’idea di “auto da città” convenzionale.

Anche il posteriore non passa inosservato, con un grande spoiler che ne sottolinea l’indole sportiva e una sottile fascia luminosa che collega i gruppi ottici. L’effetto complessivo è quello di un’auto compatta ma tutt’altro che anonima, capace di farsi notare nel traffico cittadino e nel parcheggio di un supermercato.

Abitacolo razionale e design funzionale

Entrando a bordo della BYD Dolphin Surf, si scopre un abitacolo dove la semplicità incontra la modernità. L’approccio è razionale ma non spartano: ogni elemento è dove ci si aspetta di trovarlo, i tasti sono pochi ma ben disposti e i materiali, seppur rigidi, sono trattati con finiture superficiali piacevoli al tatto. Il disegno della plancia, ispirato a una “onda”, introduce una nota di freschezza in un segmento dove il minimalismo regna sovrano. Il vero protagonista dell’abitacolo, però, è il display centrale da 10,1 pollici che può ruotare da orizzontale a verticale con la semplice pressione di un tasto, offrendo un livello di personalizzazione inedito per una vettura di questa fascia.

Il sistema infotainment è stato aggiornato rispetto alle versioni precedenti e offre una grafica chiara e colorata, un’interfaccia reattiva e una gestione centralizzata delle funzioni principali, inclusi climatizzazione e assistenti alla guida. A completare il pacchetto tecnologico troviamo la compatibilità Apple CarPlay e Android Auto in modalità wireless, oltre a una piastra per la ricarica a induzione degli smartphone nel tunnel centrale.

Comfort da segmento superiore

Uno degli aspetti più sorprendenti della BYD Dolphin Surf è la sua abitabilità. Nonostante la lunghezza contenuta, l’abitacolo è incredibilmente spazioso grazie a un passo generoso di 2,5 metri. Anche i passeggeri più alti, oltre 1,90 metri, trovano spazio sia per le gambe che per la testa, sia davanti che dietro. La scelta di omologare la vettura per quattro passeggeri permette di evitare compromessi sulla comodità del quinto posto, offrendo al contrario un ambiente confortevole e arioso per tutti.

Il bagagliaio, con una capienza di 308 litri nella configurazione standard, si dimostra pratico e ben sfruttabile, raggiungendo i 1.037 litri abbattendo gli schienali posteriori (in configurazione 50:50). Per una citycar, si tratta di numeri molto competitivi che la rendono adatta anche a piccoli viaggi fuori porta o a un utilizzo famigliare leggero.

Tecnologia e comfort a bordo

All’interno, la Dolphin Surf stupisce per ergonomia e razionalità. Tutti i comandi sono a portata di mano, con una disposizione intuitiva che non rinuncia a qualche tocco di originalità. La plancia a forma d’onda, i pochi tasti fisici ben posizionati e i materiali rigidi ma piacevoli al tatto danno una sensazione di robustezza e coerenza progettuale.

Il sistema infotainment si controlla tramite il classico display ruotabile da 10,1 pollici, reattivo e aggiornato, da cui si gestiscono anche climatizzazione e ADAS. La grafica è colorata e intuitiva, mentre i tasti fisici per le funzioni più usate – come il climatizzatore – sono rimasti al loro posto. Al centro del tunnel campeggia la piastra per la ricarica wireless dello smartphone, mentre il comfort è assicurato da sedili comodi e un abitacolo che, nonostante la lunghezza di soli 3,99 metri, è sorprendentemente spazioso.

L’omologazione è per quattro posti, scelta sensata per evitare penalizzazioni nella vivibilità posteriore. Il bagagliaio parte da 308 litri, un valore notevole per una citycar, e può arrivare a 1.037 litri abbattendo gli schienali posteriori in configurazione 50:50.

byd dolphin surf

Motori, batteria e prestazioni

La gamma parte con l’allestimento Active, che monta un motore elettrico da 65 kW (circa 88 cavalli) alimentato da una batteria da 30 kWh, per un’autonomia dichiarata nel ciclo WLTP di 220 chilometri. La potenza di ricarica arriva fino a 11 kW in corrente alternata e 65 kW in corrente continua: valori più che sufficienti per un utilizzo urbano, con tempi di ricarica contenuti che permettono di sfruttare a pieno l’auto nel ciclo quotidiano casa-lavoro.

Il secondo livello, Boost, mantiene lo stesso motore da 65 kW ma introduce una batteria più capiente da 43,2 kWh, portando l’autonomia a 320 chilometri. In questo caso la ricarica in DC sale a 85 kW, avvicinandosi a valori che si iniziano a vedere anche su modelli di segmento superiore. Con un caricatore AC da 7 kW, per esempio, una ricarica completa richiede circa sei ore, mentre in DC bastano poco più di trenta minuti per passare dal 30 all’80%.

Il top di gamma è rappresentato dall’allestimento Comfort, che conferma la batteria da 43,2 kWh ma propone un motore elettrico da 115 kW (circa 156 cavalli). Questa versione è pensata per chi non vuole rinunciare a una risposta brillante anche su una citycar, offrendo una spinta che rende ogni partenza al semaforo una questione di attimi. L’accelerazione è immediata e fluida, la progressione sempre lineare e l’erogazione ben gestita dalle modalità di guida, che permettono di passare da un assetto rilassato a uno più reattivo.

Esperienza di guida: maneggevolezza e comfort

Nel traffico cittadino, la BYD Dolphin Surf sorprende per equilibrio e qualità dinamica. Il telaio compatto, abbinato a un passo generoso di 2,5 metri, garantisce un comportamento stabile e agile. Il raggio di sterzata ridotto è ideale per affrontare i parcheggi stretti e le manovre più complesse, mentre l’assetto è tarato in maniera tale da assorbire bene le asperità del manto stradale senza rinunciare alla precisione nei cambi di direzione.

Lo sterzo è leggero al punto giusto, ma trasmette un buon feedback al conducente. La frenata rigenerativa, seppur non regolabile su più livelli, si integra bene con il sistema tradizionale, anche se la corsa iniziale del pedale può sembrare un po’ spugnosa. Nelle versioni più accessoriate, la guida è supportata da un set di ADAS completo, che include il cruise control adattivo, il mantenimento di corsia e i sensori di parcheggio. Da segnalare, infine, l’ottima risoluzione delle telecamere a 360 gradi, che rendono ogni manovra semplice e sicura, anche in spazi angusti.

Prezzo e allestimenti: accessibilità senza rinunce

Uno degli aspetti più interessanti della BYD Dolphin Surf è l’eccellente rapporto tra prezzo e dotazioni. L’allestimento Active, proposto a 19.490 euro con messa su strada inclusa, include già luci diurne a LED, infotainment da 10,1 pollici con compatibilità Apple CarPlay e Android Auto wireless, sistema keyless NFC, retrocamera, sensori di parcheggio posteriori e Vehicle-to-Load per usare l’auto come fonte di energia.

La versione Boost, proposta a 22.990 euro, aggiunge una serie di accorgimenti che ne migliorano la fruibilità quotidiana: cerchi in lega da 16 pollici, sedili anteriori regolabili elettricamente, specchietti richiudibili e sensore pioggia. Ma è la Comfort a offrire il pacchetto più completo, a 25.990 euro: fari full LED, sedili riscaldabili, ricarica wireless per lo smartphone e tutti i sistemi di assistenza alla guida disponibili.

Con l’accesso agli incentivi statali, il prezzo di partenza della Dolphin Surf può scendere fino a 16.660 euro con formule di leasing o finanziamento, posizionandola in diretta concorrenza con molte utilitarie a benzina o ibride. Una sfida che BYD intende vincere puntando non solo sulla tecnologia elettrica, ma anche su un’offerta capace di attrarre per completezza e concretezza.

Quanto costa la Byd Dolphin Surf?

Il prezzo di partenza della city car elettrica targata BYD è di 19.490 euro.

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