Biocarburanti: cosa sono, quali sono, a cosa servono

Si parla spesso di biocarburanti in riferimento allo stop delle auto termiche, ma cosa sono?

biocarburanti

Sentiamo parlare sempre più spesso di biocarburanti, ma cosa sono esattamente e qual è il loro ruolo nella transizione energetica? Ecco una guida pensata per rispondere a tutte queste domande.

Biocarburanti: l’alternativa green ai combustibili fossili?

I biocarburanti sono carburanti ottenuti da fonti biologiche, come piante, alghe o rifiuti organici. Questi rappresentano un’alternativa ai carburanti fossili, poiché la loro produzione e combustione generano emissioni di gas serra inferiori, contribuendo così alla mitigazione dei cambiamenti climatici. I biocarburanti possono essere utilizzati nei veicoli convenzionali senza alcuna modifica significativa al motore.

Ci sono diversi tipi di biocarburanti, ma i due principali sono:

  1. Biocarburanti di prima generazione: questi biocarburanti sono prodotti principalmente utilizzando materie prime alimentari come mais, canna da zucchero, colza e soia. I più comuni sono il biodiesel, ottenuto da oli vegetali, e l’etanolo, prodotto attraverso la fermentazione di zuccheri o amidi. Sebbene i biocarburanti di prima generazione siano stati ampiamente utilizzati in passato, hanno suscitato preoccupazioni riguardanti la competizione con la produzione alimentare e l’impatto ambientale derivante dalla deforestazione e dall’uso intensivo delle risorse agricole.
  2. Biocarburanti di seconda generazione: questi sono prodotti utilizzando materie prime non alimentari, come biomasse lignocellulosiche, alghe o rifiuti agricoli e forestali. La produzione di biocarburanti di seconda generazione è in fase di sviluppo e include tecnologie come la conversione termo-chimica e la fermentazione cellulosa per estrarre gli zuccheri da materiali vegetali non commestibili. Questi biocarburanti sono considerati più sostenibili rispetto a quelli di prima generazione, poiché riducono la concorrenza con l’agricoltura alimentare e utilizzano materie prime non alimentari.

Questi carburanti a base biologica offrono diversi vantaggi, tra cui la riduzione delle emissioni di gas serra, la diversificazione delle fonti energetiche, la creazione di posti di lavoro nel settore agricolo e la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili. Tuttavia, ci sono anche sfide da affrontare, come la competitività economica, l’impatto ambientale della produzione su larga scala e le questioni legate alla sicurezza alimentare e alla biodiversità.

Le tipologie di carburanti bio

Esistono diversi tipi di biocarburanti, ciascuno con caratteristiche e processi di produzione distinti.

1. Etanolo

L’etanolo è uno dei biocarburanti più comuni ed è ottenuto dalla fermentazione di materie prime ricche di zuccheri, come mais, canna da zucchero o biomasse lignocellulose. Una volta estratto, l’etanolo può essere miscelato con la benzina per alimentare i veicoli. Questo tipo di biocarburante è noto come E85 quando contiene fino all’85% di etanolo.

2. Biodiesel

Il biodiesel è prodotto tramite un processo di transesterificazione, che coinvolge oli vegetali o grassi animali. Gli oli più comuni utilizzati includono olio di colza, soia e olio di palma. Il biodiesel può essere utilizzato come sostituto del diesel tradizionale, generalmente mescolato in diverse percentuali per adattarsi ai motori diesel convenzionali.

3. Biogas

Il biogas è prodotto attraverso la fermentazione anaerobica di materiali organici come rifiuti alimentari, scarti agricoli e deiezioni animali. La principale componente del biogas è il metano, che può essere utilizzato come carburante per veicoli dopo essere stato opportunamente purificato.

4. Biometano

Simile al biogas, il biometano è metano purificato ottenuto da fonti biologiche. Può essere utilizzato in veicoli alimentati a gas naturale compresso (CNG) e rappresenta una forma avanzata di biogas.

5. Bioraffinerie e Alcol Cellulosico

Le bioraffinerie producono biocarburanti avanzati utilizzando biomasse cellulosiche, come paglia, residui forestali o altri materiali vegetali non alimentari. Questi processi possono convertire la cellulosa in etanolo cellulare o altri biocarburanti avanzati.

A cosa servono?

I biocarburanti nascono come risposta a una domanda crescente: avere dei combustibili a basso impatto che permettano ancora l’utilizzo dei motori termici, ma non solo. In questo elenco, una breve panoramica dei loro obiettivi primari.

  1. Riduzione delle emissioni: l’utilizzo di biocarburanti contribuisce a ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) e altri gas serra rispetto ai carburanti fossili, poiché le piante utilizzate per la produzione assorbono CO2 durante la loro crescita.
  2. Diversificazione delle fonti energetiche: usare questo genere di carburante offre una maggiore diversificazione delle fonti di energia, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e contribuendo alla sicurezza energetica.
  3. Sostenibilità ambientale: l’utilizzo di materie prime biologiche per la produzione di biocarburanti aiuta a ridurre la pressione sull’ambiente, evitando la deforestazione e promuovendo la sostenibilità agricola.
  4. Supporto all’economia rurale: la coltivazione di colture dedicate alla produzione di biocarburanti può sostenere l’economia rurale, offrendo nuove opportunità agricole.

Quali sono le ultime novità sui biocarburanti?

Le ultime novitàriguardano principalmente due aspetti:

  • La ricerca e lo sviluppo di nuovi biocarburanti più efficienti e sostenibili. I ricercatori stanno lavorando per sviluppare nuovi biocarburanti che siano in grado di ridurre ulteriormente le emissioni di gas serra, migliorare le prestazioni dei veicoli e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
  • L’aumento della produzione e della distribuzione. L’Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi per la produzione e l’utilizzo di questi carburanti, e i paesi membri stanno investendo per raggiungere questi obiettivi.

In particolare, l’Unione Europea ha fissato l’obiettivo di raggiungere una quota del 14% di biocarburanti nella sua miscela di carburanti entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo, l’UE sta incentivando la produzione delle tipologie sostenibili, come i biocarburanti avanzati, che sono prodotti da biomassa non alimentare e che non competono con la produzione alimentare.

L’aumento della produzione e della distribuzione sta creando nuove opportunità di mercato e di investimento. Le aziende che operano nel settore dei biocarburanti stanno investendo in nuove tecnologie e in nuovi impianti produttivi.

I biocarburanti hanno il potenziale per ridurre le emissioni di gas serra del settore dei trasporti, ma è importante che siano prodotti in modo sostenibile. I biocarburanti avanzati sono la categoria di biocarburanti più sostenibile, in quanto sono prodotti da biomassa non alimentare e non competono con la produzione alimentare.

 

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