Auto cinesi alla conquista dell’Europa: MG supera Fiat, Jaecoo batte Honda

I marchi cinesi conquistano quote record nel mercato auto europeo. MG sorpassa Fiat, Jaecoo supera Honda. Crescita del 111% in un contesto che premia le ibride.

MG HS phev e benzina

Nel cuore di un’Europa ancora alle prese con la transizione ecologica e con l’incertezza politica sulle politiche industriali, il mercato europeo dell’auto sta vivendo un cambiamento epocale. I dati più recenti elaborati da Jato Dynamics fotografano un fenomeno che, da tendenza marginale, si è ormai trasformato in una realtà consolidata: la scalata dei marchi automobilistici cinesi al cuore dell’industria automobilistica del continente. A maggio 2025, le case del Dragone hanno raggiunto una quota del 5,9%, più del doppio rispetto al 2,9% registrato nello stesso mese dell’anno precedente, dimostrando che non solo la loro presenza è ormai strutturale, ma che stanno aggredendo le classifiche in maniera rapida e sistematica. Insomma, le auto cinesi stanno conquistando l’Europa.

Numeri che raccontano un’invasione pianificata: 111% di crescita in un anno

I numeri parlano con forza. In un contesto europeo che ha visto una crescita generale del mercato del 2,5%, con 1.107.517 immatricolazioni totali, le case automobilistiche cinesi hanno registrato un aumento del 111% delle unità vendute in soli dodici mesi. Le 65.808 unità immatricolate a maggio rappresentano un balzo in avanti straordinario rispetto alle 31.233 dello stesso periodo del 2024, confermando la solidità della strategia cinese e la sua capacità di rispondere rapidamente ai cambiamenti normativi e alle esigenze del mercato europeo.

Dietro a questo successo non c’è solo un’offerta competitiva in termini di prezzo, ma una progressiva diversificazione delle motorizzazioni. In un momento in cui Bruxelles impone dazi sempre più severi sulle auto elettriche importate dalla Cina, molte case cinesi hanno deciso di aggirare l’ostacolo puntando su motorizzazioni ibride e addirittura termiche, rispondendo così a una domanda che in molti mercati – soprattutto dell’Europa meridionale e centrale – è ancora orientata verso alimentazioni tradizionali.

La strategia ibrida come chiave di successo per i brand del Dragone

Secondo l’analista Felip Munoz di Jato Dynamics, la tenuta dei marchi cinesi, nonostante l’inasprimento dei dazi, è dovuta in larga parte alla capacità di adattamento tecnologico e alla rapidità con cui hanno promosso sistemi di propulsione alternativi. Le auto ibride plug-in e full hybrid, ormai sempre più presenti nei listini dei brand cinesi, rappresentano una valida alternativa ai modelli 100% elettrici che oggi scontano prezzi elevati e infrastrutture di ricarica ancora insufficienti in molte aree dell’Unione.

Questa strategia ha permesso non solo di mantenere l’offensiva commerciale in Europa, ma anche di rosicchiare rapidamente quote di mercato ai brand storici. A testimoniarlo ci sono i sorpassi registrati nei primi cinque mesi del 2025, che non possono più essere interpretati come episodi isolati ma piuttosto come segnali strutturali.

MG supera Fiat: un simbolo della trasformazione del mercato

Il dato più clamoroso riguarda senza dubbio il confronto tra MG e Fiat. Il marchio cinese, già da tempo in forte espansione nel segmento delle compatte e dei SUV di fascia media, ha superato lo storico brand torinese: 133.400 unità immatricolate nei primi cinque mesi del 2025 contro 125.300 di Fiat. A maggio, MG ha inoltre fatto segnare un aumento del 30% rispetto al mese precedente, arrivando a 29.400 nuove targhe. Una performance che, oltre a sottolineare la forza commerciale del marchio, segnala anche l’efficacia della strategia di distribuzione e del posizionamento nel mercato.

MG, oggi sotto l’ombrello del colosso SAIC, ha puntato su un mix di design europeo, dotazioni tecnologiche avanzate e prezzi aggressivi, conquistando soprattutto la clientela giovane e urbana, ma senza trascurare i mercati più tradizionali come Germania, Francia e Italia. L’MG ZS, in particolare, si è attestata al 15° posto nella classifica mensile dei modelli più venduti, segnando una presenza sempre più consolidata nei segmenti ad alto volume.

Jaecoo, Omoda e Leapmotor: i nuovi sfidanti superano Honda, Mitsubishi e Lancia

Altri sorpassi strategici raccontano una penetrazione sempre più capillare dei marchi emergenti. Jaecoo, con 7.449 unità immatricolate a maggio, ha superato Honda, mentre Omoda, forte di 4.213 targhe, ha fatto meglio di Mitsubishi. Il caso di Leapmotor, entrata in orbita Stellantis, è ancora più eclatante: con 1.723 unità vendute nel mese ha superato DS e Lancia, due marchi storici del gruppo italo-francese. Lancia, in particolare, è stata scalzata anche da Ebro, brand spagnolo rilanciato in collaborazione con la cinese Chery, che sta mettendo a punto una gamma incentrata proprio sulla fascia medio-bassa del mercato.

Questi dati confermano come la competizione si stia spostando anche nel segmento B e C, con una saturazione crescente del panorama europeo da parte di nuovi attori, spesso sostenuti da solidi capitali e con filiere produttive altamente ottimizzate.

BYD e Tesla: testa a testa nel segmento elettrico

Un altro fronte su cui si gioca la partita globale è quello delle auto elettriche. Se Tesla mantiene il primato, il margine rispetto a BYD si è assottigliato fino a diventare quasi simbolico: appena 40 targhe di differenza a maggio. Un divario minimo, se si considera che BYD ha registrato una crescita mensile del 397%, segno che il marchio cinese sta guadagnando terreno in modo velocissimo. Il modello BYD Seal U, insieme alla MG3 e alla Jaecoo 7, sta ottenendo ottimi risultati, anche se fuori dalla top ten mensile dominata da Renault Clio, Dacia Sandero e Volkswagen T-Roc.

Nel contesto attuale, l’equilibrio tra elettrico e ibrido sembra favorire chi, come BYD e MG, riesce a offrire entrambe le soluzioni con la stessa efficacia. Questo approccio flessibile è particolarmente premiante in un’Europa ancora incerta sui tempi e modi della transizione green, dove le politiche industriali cambiano di frequente e le infrastrutture di ricarica non sono uniformemente distribuite.

Una nuova geografia industriale per l’automotive europeo

Il successo dei marchi cinesi nel mercato europeo dell’auto non è solo il risultato di una buona campagna vendite, ma rappresenta un cambiamento profondo nella geografia industriale globale. Se un tempo le case europee erano i principali esportatori verso la Cina, oggi assistiamo a un fenomeno inverso. I brand del Dragone non solo esportano veicoli, ma spesso acquisiscono impianti dismessi o sottoutilizzati in Europa, li rilanciano e costruiscono alleanze strategiche con partner locali.

In questo scenario, il futuro prossimo sarà segnato da una competizione sempre più serrata, in cui la capacità di adattamento tecnologico, la velocità di risposta alle normative europee e la solidità della rete distributiva faranno la differenza. I marchi europei, se vorranno tenere testa a questa nuova ondata, saranno costretti a rivedere in profondità strategie, costi e posizionamento. La partita è appena cominciata, ma i dati di maggio 2025, secondo Jato Dynamics, segnano già un punto di non ritorno.8

Vota