Charles Leclerc, la delusione di Interlagos: fuori dopo l’incidente con Antonelli e Piastri

Charles Leclerc era terzo al via del GP del Brasile, ma la sua gara è finita dopo sei giri per l’incidente tra Antonelli e Piastri. Ferrari fuori a zero punti, tra rabbia e amarezza.

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PH Scuderia Ferrari X

Il Gran Premio del Brasile 2025 si è trasformato in una giornata da dimenticare per Charles Leclerc e per la Ferrari. Sul circuito di Interlagos, il monegasco partiva dal terzo posto con l’obiettivo di riportare punti preziosi alla Scuderia, ma il suo weekend è terminato dopo appena sei giri, travolto da una carambola nata tra Kimi Antonelli e Oscar Piastri alla ripartenza dopo la Safety Car. Un episodio che lo ha eliminato in modo incolpevole, lasciando la Ferrari con un doppio ritiro e un’amarezza profonda in un momento cruciale della stagione.

Una partenza promettente cancellata da un incidente imprevedibile

La domenica di Leclerc era iniziata con le migliori premesse. Dopo un sabato competitivo, la Ferrari SF-25 aveva mostrato un passo solido e costante, e il terzo posto in griglia rappresentava la possibilità concreta di lottare per il podio. La partenza del monegasco è stata pulita, priva di rischi, con una gestione attenta delle prime curve di Interlagos, in attesa del momento giusto per sferrare l’attacco alle Mercedes e alle McLaren davanti a lui. Tutto sembrava procedere secondo i piani, almeno fino al sesto giro, quando un episodio imprevedibile ha stravolto la gara.

Alla ripartenza dopo la Safety Car, entrata in pista per l’incidente di Gabriel Bortoleto, le posizioni di vertice si sono subito rimescolate. Kimi Antonelli, in seconda posizione con la Mercedes, ha avuto una ripartenza poco brillante, perdendo trazione nelle prime fasi di accelerazione. Leclerc si è affiancato all’esterno, mentre Oscar Piastri ha tentato un sorpasso all’interno con la McLaren. In pochi istanti, la traiettoria dei tre si è intrecciata e il contatto tra Piastri e Antonelli ha innescato la carambola che ha messo fuori gioco il monegasco. La Ferrari è stata colpita lateralmente, riportando danni irreparabili e costringendo Leclerc al ritiro immediato.

La dinamica dell’incidente di Leclerc a Interlagos

L’episodio avvenuto alla Curva 1 di Interlagos è stato analizzato in dettaglio dalla direzione gara, dai team e dagli stessi piloti. Secondo la telemetria, Antonelli ha avuto una perdita di aderenza in fase di accelerazione, che lo ha costretto a sollevare il piede dall’acceleratore. In quel momento, Leclerc si trovava leggermente davanti a lui sulla destra, mentre Piastri, partito da dietro, ha tentato di inserirsi all’interno. L’australiano non è però riuscito ad arrivare completamente affiancato alla Mercedes, rimanendo a metà vettura e bloccando l’anteriore nella frenata. L’impatto tra la parte posteriore della Mercedes e l’anteriore destra della McLaren ha generato la perdita di controllo che ha travolto la Ferrari.

Il risultato è stato immediato e devastante: sospensione rotta, fondo danneggiato e ritiro senza possibilità di proseguire. Per Leclerc non c’è stato il tempo di reagire, né di tentare di evitare il contatto. L’episodio è stato classificato come incidente di gara con responsabilità prevalente di Piastri, che ha ricevuto una penalità di dieci secondi per la manovra giudicata troppo ottimistica. Tuttavia, dal punto di vista regolamentare, la Mercedes di Antonelli non è stata sanzionata, nonostante un comportamento che secondo molti avrebbe potuto contribuire a evitare l’impatto.

Leclerc, la rabbia di un ritiro senza colpe

Dopo il ritiro, Charles Leclerc ha lasciato il circuito di Interlagos con evidente frustrazione. Il monegasco ha espresso disappunto per l’accaduto, convinto che la sua manovra fosse corretta e priva di rischi. Dalle sue analisi, Antonelli avrebbe potuto evitare la chiusura della traiettoria, mentre Piastri ha tentato un ingresso troppo aggressivo per lo spazio disponibile. Il risultato è stato un contatto inevitabile che ha eliminato un pilota innocente e distrutto una gara che poteva concludersi tra i primi tre.

Leclerc ha sottolineato che la sua traiettoria era esterna, stabile e rispettosa degli spazi. L’episodio gli è costato punti preziosi in un momento decisivo del mondiale costruttori, aggravando la situazione della Ferrari che, dopo il ritiro anche di Lewis Hamilton, ha lasciato il Brasile con zero punti. Un bilancio amaro per un team che aveva iniziato il weekend con buone sensazioni e un potenziale da podio.

La valutazione dei commissari e la posizione di Ferrari

La direzione gara ha basato la decisione sulla posizione delle vetture al momento del contatto. In base alle linee guida FIA, un pilota può rivendicare il diritto alla curva solo se ha l’assale anteriore allineato con gli specchietti dell’auto davanti. Piastri non aveva raggiunto quel punto di affiancamento su Antonelli, motivo per cui la penalità è stata comminata esclusivamente al pilota McLaren. Tuttavia, la situazione è stata considerata dai tecnici e dagli analisti come “al limite”, con una possibile corresponsabilità di Antonelli sul piano dinamico, anche se non sanzionabile dal punto di vista formale.

Il team Ferrari ha espresso rammarico per la decisione e per il modo in cui l’incidente ha influito sull’esito del GP. Fred Vasseur ha riconosciuto che Leclerc aveva mostrato un passo competitivo e che il potenziale per chiudere sul podio era reale. La delusione del monegasco e del muretto box è stata amplificata dal fatto che la squadra stava finalmente ritrovando equilibrio e consistenza dopo un periodo complicato.

Analisi tecnica: cosa è successo davvero tra Leclerc, Antonelli e Piastri

L’analisi dei dati di telemetria ha chiarito ulteriormente la dinamica. Antonelli ha perso trazione in accelerazione a causa di un eccesso di gas in uscita di curva, che ha provocato lo slittamento delle posteriori e una perdita di velocità significativa. Leclerc ne ha approfittato per portarsi all’esterno, leggermente più avanti, mentre Piastri ha tentato di sfruttare lo spazio interno. L’australiano ha però frenato tardi, bloccando la ruota anteriore e riducendo la capacità di direzionare la vettura. Nel frattempo, Antonelli ha chiuso la curva alla velocità normale, senza considerare che la McLaren non aveva ancora completato la frenata. Il risultato è stato un contatto tra la posteriore della Mercedes e l’anteriore della McLaren, con la Ferrari di Leclerc coinvolta nella successiva perdita di controllo.

L’episodio evidenzia la sottile linea che separa un duello corretto da un incidente di gara. Leclerc, trovandosi nella posizione più esterna, non aveva modo di prevedere la collisione alle sue spalle e ha subito un impatto laterale che ha distrutto la sospensione anteriore. È un caso in cui le regole e la percezione della pista non si incontrano perfettamente: da un lato la penalità a Piastri è coerente con i regolamenti, dall’altro il comportamento di Antonelli dimostra che avrebbe potuto evitare di chiudere la traiettoria in modo così netto.

Leclerc e la stagione Ferrari: un bilancio complicato

Il ritiro di Leclerc in Brasile pesa in una stagione che aveva già mostrato momenti difficili. Il monegasco ha alternato buone prestazioni a episodi di frustrazione, e la Ferrari non è riuscita a esprimere con continuità il potenziale della SF-25. Interlagos rappresentava una delle piste più favorevoli, e il ritmo mostrato nelle prime fasi confermava una competitività ritrovata. L’uscita di scena improvvisa ha però cancellato ogni speranza di riscatto, riportando la squadra a dover fare i conti con la realtà di un campionato costruttori sempre più complicato.

Leclerc, da parte sua, continua a mostrare un forte senso di responsabilità nei confronti del team. La sua reazione, pur carica di delusione, è rimasta lucida e consapevole. Il pilota ha ribadito la volontà di continuare a spingere fino all’ultimo, ma l’episodio di Interlagos rappresenta un duro colpo sul piano mentale e sportivo. In un campionato in cui ogni punto può fare la differenza, perdere una gara per cause esterne è un prezzo altissimo da pagare.

Un episodio simbolo di una stagione complessa

Il Gran Premio del Brasile è diventato uno specchio della stagione di Charles Leclerc e della Ferrari: potenziale alto, occasioni sfumate, e un destino spesso deciso da circostanze indipendenti. La squadra di Maranello ha confermato progressi tecnici, ma continua a soffrire la mancanza di risultati concreti nelle gare più caotiche. Leclerc, dal canto suo, resta uno dei piloti più veloci e costanti del campionato, ma la fortuna non sembra assisterlo nei momenti cruciali.

A Interlagos, l’amarezza è doppia: la Ferrari aveva una vettura competitiva, capace di lottare per il podio, ma ha chiuso il weekend con un bilancio pesantemente negativo. Il ritiro di Leclerc per un incidente non provocato e quello di Hamilton per un contatto nelle prime fasi della gara hanno lasciato la squadra senza punti, aprendo una breccia per Mercedes e Red Bull nella lotta per il secondo posto costruttori.

Leclerc e la determinazione di ripartire

Nonostante la delusione, Charles Leclerc ha mostrato ancora una volta il carattere che lo contraddistingue. L’episodio brasiliano non cambia la sua visione: continuare a lavorare con la squadra, migliorare la gestione delle situazioni di gara e cercare di chiudere la stagione con segnali di crescita. Il monegasco resta il punto di riferimento per la Ferrari, un pilota che non si arrende di fronte alle difficoltà e che, anche nei momenti più duri, mantiene viva la speranza di tornare a lottare per la vittoria.

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