Il fascino delle Opel storiche è tornato a brillare in un evento che ha unito passione, tecnica e memoria. Sulle rive del Lago di Como, presso il Museo Barca Lariana, si è svolto il raduno organizzato da Opel Fans Italy e Opel Manta Fans Italy, capace di richiamare quasi cinquanta modelli con oltre trent’anni di storia alle spalle. Non si è trattato solo di una sfilata, ma di un vero incontro culturale in cui appassionati e collezionisti hanno potuto riscoprire l’evoluzione del marchio tedesco. Le vetture presenti provenivano da diversi Paesi europei, con rappresentanze dall’Austria, dalla Croazia, dalla Germania, dall’Olanda e dalla Svizzera, a conferma della diffusione e della forza di un marchio che ha segnato epoche differenti.
Le Opel storiche più ammirate al raduno
Tra le auto che hanno destato maggiore interesse, la più anziana è stata una Opel Olympia Rekord del 1953, autentica testimone della rinascita industriale del dopoguerra. Dall’altra parte, a rappresentare le generazioni più recenti, erano presenti una Opel Omega-B e una Opel Vectra-B, che pur avendo già superato i trent’anni, rimangono simboli di un’epoca in cui comfort e tecnologia cominciavano a fondersi in maniera più evidente. Ampio spazio è stato dedicato alle Opel Ascona-B e alle Opel Manta-B, modelli che nel 2025 festeggiano cinquant’anni dal loro lancio avvenuto nel 1975. La ricorrenza ha dato ulteriore valore a un raduno che già di per sé rappresentava un’occasione unica per osservare da vicino vetture che hanno fatto la storia.
Le icone di stile: Opel Manta e Opel GT
Accanto ai modelli di Ascona e Manta di seconda generazione, non sono mancate le Opel Manta-A, che hanno aperto la strada a una nuova interpretazione del coupé europeo, e le intramontabili Opel GT 1900. Quest’ultima, con la sua linea ispirata alla Corvette americana, continua a rappresentare una delle vetture più affascinanti mai prodotte dalla casa di Rüsselsheim, capace di coniugare sportività e stile con un linguaggio che ancora oggi emoziona gli appassionati. La GT rimane un simbolo di quel periodo in cui Opel riusciva a competere direttamente con i grandi marchi sportivi, offrendo un’alternativa accessibile ma ricca di fascino.
Le rarità arrivate dall’estero
Il raduno ha visto anche la partecipazione di modelli meno comuni. Dall’Olanda sono arrivate due Opel Senator-B 3.0, imponenti berline che negli anni Ottanta e Novanta rappresentavano il top di gamma per chi cercava eleganza e prestazioni. Numerose le Opel Rekord-C, presenti nelle versioni berlina, coupé e Caravan, ciascuna capace di raccontare la propria epoca con dettagli stilistici ancora oggi inconfondibili. A completare il quadro, non potevano mancare le Opel Ascona-A e le Opel Kadett-C, tra cui una rara versione GT/E 1900 in livrea gialla e nera, simbolo di sportività e di un’epoca in cui Opel puntava molto anche sull’immagine racing.
La voce dell’Opel Classic Museum
A rendere ancora più speciale l’evento è stata la presenza di Jens Cooper, responsabile tecnico dell’Opel Classic Museum di Rüsselsheim. Cooper ha condiviso con il pubblico alcune delle fotografie d’archivio più preziose della casa madre, raccontando nel dettaglio l’evoluzione delle Opel Ascona e delle Opel Manta. I suoi interventi hanno permesso di comprendere come le scelte stilistiche e tecniche di quegli anni fossero il risultato di un contesto storico ed economico in continua trasformazione. Inoltre, Cooper ha offerto un’anteprima esclusiva di un nuovo libro attualmente in fase di lavorazione, che raccoglierà inediti materiali storici e curiosità sulle vetture Opel più iconiche.
Opel e la sorprendente tradizione nautica
Non tutti sanno che la storia Opel non si limita al mondo automobilistico. Prima di dedicarsi alla produzione di auto nel 1899 e di motociclette, la casa tedesca aveva sperimentato con successo altri settori, dalle macchine da cucire alle biciclette. Ma una delle pagine più curiose riguarda la produzione di imbarcazioni Opel negli anni Venti. Al raduno, grazie all’intervento di Marco Biondi, presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Museo Barca Lariana, è stato ricordato il modello Opel II, una barca planante costruita nel 1926 presso i cantieri Lürssen. Lunga dieci metri e con scafo in legno, era spinta da due motori Maybach da 22,8 litri capaci di erogare 260 cavalli ciascuno. Un’imbarcazione d’avanguardia che, il 14 luglio 1927, consentì a Fritz von Opel di trionfare in una gara a Parigi e, pochi mesi dopo, di vincere il campionato tedesco di motoscafi ADAC sul lago Templin.

Il legame tra auto e nautica
Questa parentesi dimostra come Opel fosse un marchio attento all’innovazione anche al di fuori del settore automobilistico, sempre pronto a sperimentare nuove soluzioni tecniche. Le imbarcazioni d’epoca non rappresentano soltanto una curiosità storica, ma anche un esempio di come il marchio abbia saputo diversificare la propria produzione in momenti cruciali della sua storia. Per celebrare questo legame, durante l’evento sono state consegnate due targhe commemorative raffiguranti la barca Opel II, donate a Ferdinando Zanoletti, presidente del Museo Barca Lariana, e allo stesso Jens Cooper, che ha contribuito a riportare alla luce questa affascinante pagina della storia del marchio.
Un raduno tra memoria e passione
L’appuntamento sul Lago di Como non è stato soltanto un’occasione per ammirare automobili d’epoca, ma un vero e proprio viaggio nel tempo che ha permesso di riscoprire il ruolo centrale delle Opel storiche nella cultura automobilistica europea. Ogni modello presente raccontava una fase diversa dell’evoluzione industriale, tecnica e stilistica del marchio, mostrando quanto ancora oggi Opel rappresenti un punto di riferimento per appassionati e collezionisti. La convivenza di modelli iconici come la GT, la Manta o la Rekord con la rarità delle barche d’epoca ha reso l’evento unico nel suo genere, capace di unire automobilismo e nautica in un unico filo narrativo.
Il valore culturale delle Opel storiche
Guardando all’insieme delle vetture e alle testimonianze condivise dagli esperti, appare chiaro come il raduno abbia avuto anche un forte valore culturale. Le Opel storiche non sono solo automobili da collezione, ma veri e propri testimoni della società del loro tempo. Le linee della GT ispirate alle Corvette, la robustezza delle Rekord, l’eleganza delle Senator o la sportività delle Manta raccontano decenni di trasformazioni sociali e tecnologiche. Opel ha saputo adattarsi alle esigenze dei mercati e ai gusti dei consumatori, offrendo modelli che ancora oggi sono capaci di emozionare e che rimangono parte integrante della memoria collettiva europea.
Il futuro della memoria Opel
Eventi come quello del Lago di Como sono fondamentali per mantenere vivo il ricordo delle vetture che hanno fatto grande il marchio. La presenza dell’Opel Classic Museum e l’interesse dei club ufficiali testimoniano come la salvaguardia di questo patrimonio sia una priorità condivisa. Gli appassionati che hanno portato le loro auto al raduno non hanno solo mostrato esemplari rari, ma hanno contribuito a tramandare alle nuove generazioni la passione per le Opel storiche. Questo dialogo tra passato e presente consente di preservare il valore di modelli che, pur appartenendo a un’altra epoca, continuano a essere un punto di riferimento nel panorama dell’automobilismo d’epoca.







