Negli ultimi mesi il tema della sicurezza stradale è tornato al centro dell’agenda politica, soprattutto dopo alcuni incidenti che hanno coinvolto conducenti molto anziani. L’opinione pubblica si è divisa tra chi chiede controlli più severi e chi difende il diritto alla mobilità degli anziani. In questo contesto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha dichiarato a RTL 102.5 che il governo sta valutando la possibilità di rivedere gli esami di rinnovo della patente «dopo certi limiti d’età», basandosi sui dati anziché su impressioni. L’obiettivo, secondo Salvini, è trovare un equilibrio tra sicurezza e diritto alla guida. In questo articolo parliamo del rinnovo della patente agli anziani.
Incidenti e dichiarazioni politiche: le parole del ministro Salvini
Salvini ha spiegato che non si tratta di punire gli anziani, ma di verificare che chi guida sia in grado di farlo in modo sicuro. Ha fatto riferimento a casi recenti di contromano o investimenti causati da distrazione e riflessi ridotti. Il ministro ha affermato che i tecnici della Motorizzazione stanno esaminando la questione e che eventuali interventi saranno fondati su statistiche, introducendo magari test simili a quelli per i neopatentati. Al momento non esistono proposte ufficiali, ma l’intenzione è di presentare una riforma entro il 2026.
Attuale normativa: scadenze e controlli per gli over 50
Attualmente in Italia la patente di guida si rinnova ogni 10 anni fino a 50 anni, ogni 5 anni tra 50 e 70 anni, ogni 3 anni tra 70 e 80 anni e ogni 2 anni oltre gli 80 anni, Il rinnovo consiste in un controllo della vista e, in casi specifici, in esami medici più approfonditi. Per molte categorie professionali esistono obblighi aggiuntivi. Questi intervalli sono considerati adeguati per monitorare la condizione fisica e mentale del conducente, ma le statistiche sugli incidenti suggeriscono che potrebbero non bastare.
Possibili cambiamenti allo studio
Fra le ipotesi in discussione c’è l’introduzione di test per valutare tempi di reazione, attenzione e capacità cognitive. Potrebbero essere prove pratiche, simili a quelle dei neopatentati, o simulazioni che verificano la gestione di situazioni di emergenza. L’obiettivo sarebbe individuare eventuali deficit prima che si traducano in comportamenti pericolosi su strada.
In casi estremi, se gli esami evidenziassero incapacità gravi, la patente potrebbe essere sospesa o revocata. Si discute anche di limitazioni, come la guida solo nelle ore diurne o su percorsi noti, oppure l’obbligo di affiancamento di un tutor. Salvini ha sottolineato che le decisioni saranno prese dopo aver raccolto dati e pareri di esperti.
Impatto per gli anziani e per la sicurezza stradale, bilanciare dignità e sicurezza: le opinioni degli esperti
Molti anziani vedono nella patente un simbolo di indipendenza. Una stretta eccessiva potrebbe generare sentimenti di esclusione. Per questo i geriatri ricordano che l’età anagrafica non coincide con la capacità psico-fisica: alcuni ottantenni sono perfettamente lucidi, altri meno. Gli esperti propongono un approccio personalizzato che non discrimini ma tuteli tutti. Anche le associazioni di categoria chiedono che eventuali costi dei test aggiuntivi non gravino sugli anziani.
Confronto con altri Paesi europei
In Francia il rinnovo rimane decennale ma esistono test volontari consigliati dopo i 75 anni. In Germania non ci sono vincoli particolari, ma è attivo un sistema di segnalazione da parte dei medici. In Spagna, invece, la patente si rinnova ogni 5 anni dopo i 65 con test medici più articolati. Il confronto europeo mostra che l’Italia non è isolata nel valutare misure per gli anziani, ma serve un equilibrio tra tutela e inclusione.
Per ora nessuna riforma è stata approvata, ma l’interesse politico indica che qualcosa cambierà. Nel frattempo, gli automobilisti senior possono tutelarsi con visite mediche periodiche, corsi di aggiornamento sulla guida e l’uso di tecnologie di assistenza (ADAS) che aiutano a compensare eventuali cali di riflessi. Il confronto pubblico proseguirà nei prossimi mesi; CarX continuerà a monitorare l’evoluzione normativa per fornire informazioni accurate e consigli utili.