La prima metà della stagione 2025 di Formula 1 ha posto l’accento su un tema che non lascia indifferenti gli appassionati: l’approdo di Lewis Hamilton in Ferrari. Un passaggio epocale per il sette volte campione del mondo, che ha lasciato la Mercedes dopo dodici anni di dominio per abbracciare la sfida più romantica e rischiosa della sua carriera. Ma i risultati, per ora, sono lontani da quelli attesi.
A prendere parola su questo inizio in salita è Jenson Button, campione del mondo 2009 e per tre stagioni compagno di Hamilton in McLaren. La sua analisi si concentra su un mix di fattori tecnici e psicologici che, a suo avviso, spiegano l’adattamento difficile del pilota britannico alla nuova realtà di Maranello.
Hamilton ha trovato nella Ferrari SF-25 una monoposto con grande potenziale, ma non ancora in grado di garantire la costanza e la fiducia necessarie per un pilota che sta ricostruendo le sue abitudini da zero. Alcuni problemi strutturali stanno infatti rallentando il percorso: la gestione della piattaforma e dell’altezza da terra rappresenta un primo nodo tecnico importante, a cui si aggiunge un difetto all’idroguida, che influenza soprattutto le prestazioni in qualifica, fase critica per l’equilibrio di un weekend di gara.
Gap da Leclerc e mancanza di podi
Questi elementi si riflettono su una classifica che parla chiaro. Hamilton è attualmente sesto nel mondiale piloti, staccato di sedici punti dal compagno Charles Leclerc, e non è ancora salito sul podio in gara. L’unica nota positiva, segnata nella Sprint Race del Gran Premio della Cina, è stata presto annullata da una squalifica la domenica per un’irregolarità tecnica, relativa all’eccessiva usura del pattino sotto la vettura. Un episodio simbolico di un’annata sinora contraddittoria.
Secondo Button, queste difficoltà sono in parte fisiologiche. Cambiare squadra è sempre un passaggio complesso per un pilota di vertice, e lo è ancora di più quando si passa da una struttura inglese come Mercedes a una realtà profondamente diversa come Ferrari, con sede a Maranello e una cultura aziendale totalmente italiana. Il peso dell’identità linguistica e organizzativa non è un dettaglio: Charles Leclerc, ormai perfettamente integrato nel team, gode di un vantaggio comunicativo e relazionale che Hamilton non ha ancora conquistato.
L’adattamento a un ambiente tecnico nuovo, unito all’inerzia emotiva di una lunga carriera in un solo team, rappresenta per Button una delle sfide più sottovalutate ma decisive per il rendimento del campione inglese.
Dalla McLaren a oggi: la visione di un ex compagno
La valutazione di Button affonda le radici in una conoscenza diretta e approfondita del pilota inglese. Dopo aver condiviso il box per tre stagioni, il britannico conosce bene i punti di forza e le modalità di reazione di Hamilton. Da questa base di esperienza personale nasce un’analisi che, pur riconoscendo le difficoltà, non mette mai in discussione il valore assoluto del pilota.
Button insiste sul fatto che il talento di Hamilton resta intatto. In passato, anche nei momenti in cui sembrava arrancare nelle prove libere, riusciva a trovare il giro perfetto al momento giusto. Una capacità istintiva, quasi irrazionale, che secondo lui continua a far parte del bagaglio tecnico del numero 44. Il suo potenziale, dunque, non è scalfito: si tratta piuttosto di un passaggio che richiede pazienza, tempo e la giusta armonia con la vettura.
Il tema della frustrazione diventa allora centrale. Per un pilota abituato a vincere e a dominare, non riuscire a sfruttare il mezzo meccanico può logorare anche le certezze più solide. Button ne comprende il peso, ma resta convinto che se c’è qualcuno in grado di affrontare una sfida di questa portata, quello è proprio Hamilton.
Il nuovo standard secondo Button
Pur riconoscendo la grandezza del pilota inglese, Button introduce un tema che in Formula 1 anima da tempo dibattiti accesi: il confronto con Max Verstappen. L’olandese, tre volte campione del mondo, è secondo Button il pilota più completo della storia della Formula 1. Una dichiarazione che pesa, soprattutto considerando la rivalità sportiva tra i due e il numero di titoli ancora a favore di Hamilton.
Per l’ex McLaren, ciò che rende Verstappen superiore è la capacità di fare cose con la vettura che nessun altro riesce a replicare. Si tratta di una combinazione di sensibilità, aggressività, controllo e adattabilità che, a suo avviso, non ha eguali nella griglia attuale. Button non nega il valore assoluto di Hamilton, che resta uno dei migliori di sempre, ma indica in Verstappen il nuovo punto di riferimento della categoria.
Un’osservazione interessante, soprattutto alla luce di una stagione 2025 che vede l’olandese terzo in classifica piloti con oltre sessanta punti di distacco da Piastri e Norris, ma ancora in corsa per il titolo. Anche questo, secondo Button, dimostra quanto l’attuale contesto di Red Bull non sia all’altezza del potenziale del pilota, che resta però in grado di esprimersi a livelli altissimi.
Norris e Piastri secondo Button
Nel ragionamento dell’ex iridato non manca un riferimento anche ai talenti emergenti che stanno ridisegnando la gerarchia della Formula 1. In particolare, Button evidenzia le qualità di Lando Norris e Oscar Piastri, entrambi protagonisti di una prima parte di stagione notevole.
Due profili molto diversi tra loro, ma accomunati da una velocità straordinaria e da un’intelligenza tattica che li rende già piloti maturi. Norris, secondo Button, tende a essere troppo severo con se stesso, un limite mentale che potrebbe rallentarlo nella corsa al vertice. Piastri, al contrario, si mostra più equilibrato e centrato sull’obiettivo: guidare forte, senza farsi distrarre dal contesto.
Questi giudizi si inseriscono in una riflessione più ampia sul futuro della categoria, dove la generazione che ha dominato per oltre un decennio – rappresentata da Hamilton – si trova progressivamente a fare i conti con un cambio generazionale che appare ormai irreversibile.
Verstappen tra Red Bull e Mercedes
A completare il quadro, ci sono le voci di mercato che si intensificano con l’avvicinarsi della pausa estiva. In particolare, si rincorrono i rumor su un possibile passaggio di Verstappen in Mercedes, ipotesi che Button non ha escluso, anche alla luce delle recenti tensioni all’interno del team Red Bull.
Un eventuale scossone di questa portata cambierebbe radicalmente gli equilibri in vista della prossima stagione e rappresenterebbe un segnale forte per Hamilton, che nel frattempo cerca di trovare il suo posto nella storia della Ferrari.







