Nel paddock della Formula 1 si è parlato molto, nelle ultime settimane, dell’aggiornamento Ferrari portato al Gran Premio d’Austria 2025. Una modifica che alcuni avevano frettolosamente etichettato come secondaria, attribuendole un impatto marginale sul cronometro. Eppure, per chi conosce le dinamiche di una moderna monoposto a effetto suolo, è evidente che il fondo vettura rappresenta l’elemento aerodinamico più influente dell’intera macchina.
Le nuove normative tecniche hanno reso la parte inferiore della monoposto il principale generatore di carico aerodinamico, con un’incidenza che oscilla tra il 60 e il 70 percento del totale. Per questo motivo, l’intervento della Scuderia di Maranello non può essere considerato in alcun modo un ritocco minore.
Il fondo della Ferrari SF-25 cambia le regole del gioco
Il nuovo fondo sviluppato dagli ingegneri Ferrari è il frutto di un lavoro meticoloso, iniziato mesi fa nei reparti CFD e galleria del vento. Si tratta di un elemento completamente ridisegnato, che rivoluziona la filosofia aerodinamica della SF-25. Non si è trattato di semplici aggiustamenti marginali, ma di un cambio radicale nei canali Venturi, nel diffusore e nella gestione della sigillatura laterale.
La vettura, con questo fondo, ha mostrato da subito un comportamento più bilanciato e stabile, soprattutto nelle curve medio-veloci. In un contesto di competitività esasperata come quello della F1 attuale, anche un miglioramento di pochi decimi può significare l’accesso al podio o una gara anonima nel midfield. E in Austria, con un terzo e un quarto posto, la Rossa ha firmato il suo miglior risultato stagionale.
Il nuovo fondo e la rivoluzione nei canali Venturi
La principale innovazione del nuovo pacchetto riguarda i canali Venturi, quei condotti profilati situati nella parte anteriore del fondo vettura che hanno il compito di accelerare il flusso d’aria per generare depressione. I tecnici di Maranello hanno ridefinito il profilo e la geometria di questi canali con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza aerodinamica in percorrenza di curva. La SF-25, che fino a Barcellona aveva mostrato instabilità in appoggio, ha ora un comportamento più coerente grazie a un carico distribuito in maniera più uniforme lungo il fondo.
Non si tratta solo di aumentare il carico, ma di farlo con la minima penalizzazione possibile in termini di resistenza aerodinamica. Proprio per questo motivo, Ferrari ha accompagnato il nuovo disegno dei Venturi a un diffusore posteriore completamente aggiornato. Quest’ultimo ha il compito di estrarre l’aria in modo più efficiente, aumentando la velocità del flusso e riducendo la pressione sotto la vettura. Il risultato è una maggiore aderenza senza sacrificare la velocità di punta, fattore cruciale su circuiti come Silverstone o Monza.
Sigillatura laterale ottimizzata e stabilità ritrovata
Oltre alle modifiche visibili nella parte posteriore e anteriore del fondo, la Ferrari ha lavorato anche su un punto spesso trascurato: la sigillatura laterale. Si tratta dell’interazione tra il bordo del fondo e il suolo, cruciale per mantenere la pressione bassa e impedire che l’aria “sporchi” l’effetto Venturi. Una sigillatura efficace significa minore porpoising, miglior assetto meccanico e una vettura più prevedibile nei cambi di direzione ad alta velocità.
La nuova SF-25 ha mostrato una maggiore reattività anche nei tratti in cui serviva precisione assoluta, segno che l’intero equilibrio meccanico-aerodinamico ha beneficiato della revisione del fondo. Questo aspetto ha ricadute anche sul lavoro delle sospensioni, che devono ora adattarsi a un fondo più efficiente, e non viceversa. Per mesi si era parlato insistentemente di un possibile debutto di una nuova sospensione posteriore: un’ipotesi rimasta al momento teorica, mentre il fondo, ben più determinante, è già realtà in pista.
Le prestazioni in Austria e il potenziale su altre piste
La portata dell’aggiornamento non si misura solo in millimetri di fibra di carbonio o curve CFD, ma soprattutto in decimi guadagnati al giro. A Spielberg, tracciato medio-veloce ma con tratti lenti, la SF-25 rivista ha segnato un passo gara più solido, con stime che parlano di un miglioramento di circa 0,15 secondi al giro. Ma è su piste ad alta velocità e percorrenza come Silverstone che il pacchetto potrà mostrare tutto il proprio potenziale. In quei contesti, il vantaggio potrebbe salire fino a 0,2-0,25 secondi al giro, una differenza che in qualifica può valere anche due file in griglia.
Il terzo e quarto posto ottenuti da Ferrari al Red Bull Ring rappresentano più di una boccata d’ossigeno in classifica: sono la conferma che l’auto, con il nuovo fondo, ha trovato una coerenza tecnica che mancava dall’inizio della stagione. I piloti hanno segnalato una maggiore fiducia in ingresso curva e una vettura meno nervosa, soprattutto nelle fasi di transizione. Segnali importanti che suggeriscono come il progetto SF-25, lungi dall’essere chiuso, abbia margini di sviluppo ancora importanti se sostenuto da una base solida come il nuovo fondo.
Gerarchia tecnica e strategia di sviluppo
Un altro elemento che emerge chiaramente da questa fase di aggiornamento riguarda la gerarchia tecnica interna al progetto Ferrari. È ormai evidente che la filosofia di sviluppo adottata a Maranello parte dal basso: prima il fondo, poi il resto. Le sospensioni, i turning vanes, la carrozzeria, persino il cooling system: tutto viene ricalibrato sulla base delle necessità del fondo.
È un cambio di approccio che riflette la nuova centralità dell’aerodinamica inferiore nelle vetture a effetto suolo. A differenza delle vetture delle generazioni precedenti, dove gli aggiornamenti si concentravano spesso sulla parte visibile – ali, muso, bargeboard – oggi è l’invisibile a fare la differenza. Ed è proprio il fondo, in gran parte nascosto alla vista, a determinare quanto una vettura possa essere competitiva.