L’arrivo del marchio Geely in Italia segna una svolta importante per il panorama dell’automotive nazionale e più in generale europeo. Dopo aver consolidato negli ultimi anni una presenza sempre più forte attraverso i suoi marchi più noti, come Volvo, Polestar, Lotus e Lynk & Co, il più grande gruppo automobilistico privato cinese si prepara a proporre per la prima volta nel nostro Paese vetture con il proprio brand originale. Un segnale evidente di fiducia verso un mercato che, nonostante la complessità della transizione elettrica, continua a rappresentare un punto di riferimento per l’industria mondiale.
La scelta di Geely di entrare direttamente nel mercato italiano passa da un accordo strategico con Jameel Motors, storico distributore internazionale già attivo in oltre dieci Paesi, che sarà il partner per la commercializzazione e l’assistenza dei primi modelli a marchio Geely. Il piano prevede una rete capillare di circa 100 punti vendita e assistenza distribuiti su tutto il territorio nazionale, in modo da garantire fin dall’inizio una copertura adeguata e un servizio post vendita all’altezza delle aspettative. La collaborazione con Jameel Motors consente al gruppo cinese di contare su un know-how consolidato, fondamentale per affrontare le sfide di un mercato complesso come quello italiano, storicamente molto esigente in termini di qualità e servizio.
Il debutto con il SUV EX5
Il primo modello scelto da Geely per lanciare la sua offensiva in Italia è il SUV EX5, un veicolo di taglia media, lungo circa 4,6 metri, destinato principalmente a un pubblico familiare e pensato per un utilizzo versatile tra città e percorsi extraurbani. L’EX5 si distingue per linee morbide e filanti, ispirate a un linguaggio stilistico ormai familiare tra i SUV cinesi, puntando però su un rapporto qualità-prezzo particolarmente competitivo.
La versione che arriverà in autunno sarà esclusivamente elettrica, con una motorizzazione da 218 cavalli e 320 Nm di coppia, capace di uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi e di raggiungere una velocità massima di 175 km/h. Le batterie previste saranno due, da 49,5 kWh oppure 60,22 kWh, con un’autonomia dichiarata che potrebbe raggiungere i 425 chilometri in ciclo WLTP, valori in linea con i principali concorrenti del segmento.
L’approccio di Geely ricalca quello già adottato da altri costruttori cinesi: puntare su modelli ibridi plug-in e full electric per superare le reticenze di un mercato ancora restio ad abbandonare completamente le motorizzazioni tradizionali. Se il primo passo sarà il SUV EX5 elettrico, nei mesi successivi è previsto anche l’arrivo della versione plug-in hybrid, con l’obiettivo di ampliare la gamma e coprire una fascia di clientela ancora più ampia.
Una rete di vendita capillare
L’ambizione di Geely non si ferma al lancio di un nuovo modello. Il gruppo cinese ha infatti in programma, attraverso Jameel Motors, di sviluppare in Italia una rete di circa 100 punti vendita e assistenza, a conferma di un investimento importante sul territorio. Ogni Paese, secondo la strategia di espansione europea, sarà dotato di un proprio magazzino ricambi per velocizzare le operazioni di manutenzione e ridurre al minimo i tempi di fermo vettura. Inoltre, tutte le auto vendute in Italia saranno coperte da una garanzia ufficiale di sei anni, elemento pensato per rassicurare la clientela e fidelizzarla sul lungo periodo.
Alla guida di Jameel Motors Italia, la neonata filiale italiana, ci sarà Marco Santucci, manager con un curriculum di altissimo profilo e oltre trent’anni di esperienza in ruoli apicali nel settore automotive, avendo guidato Jaguar Land Rover Italia e ricoperto incarichi di peso in Ford e Toyota Motor Europe. La presenza di una figura così esperta conferma la volontà di Geely di affrontare il mercato con grande serietà, puntando su una governance locale forte e ben radicata.
La piattaforma tecnologica di Geely
Geely Holding non è un nome nuovo nel mondo automotive. Fondata nel 1986 da Li Shufu, ha iniziato a occuparsi di automobili dal 1997, diventando progressivamente uno dei più grandi gruppi al mondo grazie a una strategia aggressiva di acquisizioni e allo sviluppo di piattaforme tecnologiche condivise. Il portafoglio di marchi controllati da Geely è imponente: Volvo Cars, Polestar, Lotus, Lynk & Co, Zeekr, Geometry, oltre a partecipazioni strategiche in Smart in joint venture con Mercedes-Benz e in Aston Martin.
Questa esperienza trasversale ha consentito a Geely di accumulare know-how, capacità ingegneristiche e risorse tecnologiche di altissimo livello, con una spiccata attenzione all’elettrificazione e ai software di bordo. Tutto questo know-how sarà ora trasferito anche sui modelli a marchio Geely destinati all’Italia, garantendo quindi un livello qualitativo competitivo e un supporto tecnico di prim’ordine. L’utilizzo di piattaforme condivise, in particolare, permetterà di contenere i costi e di offrire un rapporto qualità-prezzo difficilmente eguagliabile dai competitor europei.
Il contesto del mercato italiano
L’ingresso di Geely in Italia arriva in un momento delicato per il settore automotive nazionale, alle prese con la transizione energetica e con un pubblico ancora scettico verso le auto 100% elettriche. Proprio per questo motivo, l’approccio plug-in potrebbe rappresentare un compromesso efficace per convincere anche i più tradizionalisti, offrendo un’esperienza di guida elettrica senza sacrificare la praticità e l’autonomia garantita dal motore termico. Le vendite di auto plug-in in Italia stanno crescendo, pur in un contesto complesso e rallentato da incentivi a intermittenza e infrastrutture di ricarica non ancora capillari.
Geely sembra aver studiato bene queste dinamiche, decidendo di entrare sul mercato con un modello a batteria, ma già pronta a proporre soluzioni ibride per intercettare la parte di clientela più prudente. Questa strategia consente al gruppo cinese di posizionarsi con intelligenza, sfruttando le potenzialità del marchio Geely e la credibilità acquisita grazie ai brand già noti nel nostro Paese, come Volvo e Polestar.