La Ferrari Amalfi rappresenta la più recente espressione di una tradizione che a Maranello continua a evolvere senza mai tradire il proprio DNA. Pensata per raccogliere l’eredità della Ferrari Roma, la nuova berlinetta V8 2+ nasce per interpretare in chiave contemporanea il concetto di sportività elegante, con una proposta che fonde emozione, comfort e funzionalità.
Il design esterno è frutto di un approccio che valorizza la purezza delle forme e la tensione dinamica dei volumi, in linea con la ricerca stilistica portata avanti dal Centro Stile Ferrari sotto la guida di Flavio Manzoni. I progettisti hanno plasmato la Ferrari Amalfi ispirandosi alle proporzioni armoniche della Roma, spingendosi però verso un linguaggio più scolpito, capace di restituire un senso di forza e modernità senza rinunciare all’eleganza che distingue le berlinette del Cavallino Rampante. Il risultato è una carrozzeria che trasmette al primo sguardo la potenza del motore V8 centrale-anteriore, evidenziato da un cofano lungo e scolpito che integra una presa d’aria ampia ed espressiva, pronta a dare respiro alle performance di un propulsore da 640 cavalli.
Il linguaggio stilistico: superfici scolpite e proporzioni dinamiche
Il linguaggio estetico della nuova Ferrari Amalfi trova la sua sintesi in una silhouette filante e monolitica, pensata per richiamare una speedform scolpita dal vento. Le superfici risultano nette, pulite, essenziali, dando vita a un equilibrio di proporzioni che definisce un corpo vettura coerente e immediatamente riconoscibile. La fiancata è segnata da un tema a cuneo che enfatizza la tensione dinamica, con gruppi ottici anteriori integrati in tagli tecnici che ne accentuano il carattere contemporaneo. Il frontale, innovativo e audace, si distingue per l’assenza della calandra tradizionale, sostituita da un’ala flottante in tinta carrozzeria che sorregge una fascia cava scura in cui trovano posto sensori e proiettori, perfettamente fusi nell’architettura della vettura. Questo elemento contribuisce a creare un effetto visivo di grande larghezza, trasmettendo un’impressione di solidità e sportività marcata, mentre lo splitter inferiore completa il quadro con una funzione sia estetica sia aerodinamica.
Anche la parte posteriore della Ferrari Amalfi è stata concepita per coniugare richiami storici e soluzioni futuristiche. Una linea di forza percorre l’intero volume per poi avvolgere una coda compatta e asciutta, sottolineando il dinamismo complessivo della vettura. I gruppi ottici posteriori sono nascosti all’interno di tagli grafici essenziali, in un richiamo alle Ferrari del passato rivisitato attraverso un linguaggio moderno, mentre il diffusore posteriore, di dimensioni generose e ben integrato, dichiara apertamente la vocazione aerodinamica della berlinetta. Il lunotto posteriore si fonde armonicamente con il profilo dello spoiler attivo, generando una firma stilistica unica e distintiva che arricchisce la percezione di innovazione. Una nota cromatica di grande impatto è il colore di lancio Verde Costiera, una sfumatura di verde ottanio ispirata ai riflessi marini della costiera amalfitana, capace di esaltare al meglio le superfici scolpite e di dare ulteriore freschezza all’intera carrozzeria.
Gli interni della Ferrari Amalfi: eleganza, tecnologia e versatilità
Entrando nell’abitacolo della nuova Ferrari Amalfi si percepisce immediatamente come la ricerca progettuale abbia puntato a creare un ambiente premium, raffinato e allo stesso tempo altamente funzionale. La configurazione a doppio cockpit avvolge guidatore e passeggero in due cellule visivamente collegate tra loro, grazie a un disegno coerente che integra la plancia, i pannelli porta e il tunnel centrale in un insieme armonico. L’effetto cocoon che ne deriva accentua la sensazione di sportività e coinvolgimento, mantenendo però un linguaggio essenziale, pulito e moderno. La plancia si sviluppa con un nuovo layout monolitico che fonde in un unico blocco il quadro strumenti digitale e le bocchette d’aerazione, offrendo una percezione di continuità e solidità senza precedenti.
Il tunnel centrale, elemento distintivo del progetto, è stato realizzato in alluminio anodizzato fresato dal pieno, sospeso e scolpito per integrarsi con eleganza nel resto dell’abitacolo. Ospita dettagli funzionali come il cancelletto del cambio, la sede della chiave, la ricarica wireless per lo smartphone e i principali comandi secondari. Questo elemento tecnico di grande pregio contribuisce a sottolineare l’attenzione artigianale che Ferrari dedica anche alle superfici meno visibili. Sui pannelli porta si notano impugnature dalle forme a vela, che definiscono la zona anteriore delle due celle e si armonizzano con la trama materica degli allestimenti. A completare l’atmosfera premium, i woofer sono celati dietro superfici in alluminio forato, un tocco tecnico che unisce estetica e funzionalità.
Materiali pregiati e comfort su misura
Il livello di personalizzazione degli interni della Ferrari Amalfi è stato portato a un livello ancora superiore rispetto alla precedente generazione, puntando su materiali nobili e finiture di pregio. Il colore Verde Bellagio, scelto per la configurazione di lancio, impreziosisce l’abitacolo con una tonalità brillante e moderna che si sposa alla perfezione con la vocazione sportiva della vettura. Le cuciture a contrasto, realizzate con grande attenzione al dettaglio, arricchiscono le superfici rivestite in pelle e fibra di carbonio, contribuendo a un ambiente lussuoso e dinamico al tempo stesso.
Tra i punti di forza figura la disponibilità di sedili comfort realizzati su misura, dotati di dieci sacche d’aria dedicate alla funzione massaggio, con cinque programmi personalizzabili e tre diversi livelli di intensità per garantire il massimo relax anche durante i viaggi più lunghi. La ventilazione integrata su seduta e schienale permette di affrontare con serenità qualsiasi condizione climatica, confermando la Ferrari Amalfi come una gran turismo capace di accompagnare il guidatore nella vita quotidiana senza rinunciare alla tradizione sportiva del Cavallino Rampante.
Tecnologia a bordo: la nuova frontiera dell’HMI
Il cuore tecnologico della Ferrari Amalfi si esprime attraverso un sistema HMI completamente rivisto e pensato per garantire la massima interazione tra uomo e macchina. Il nuovo volante introduce un ritorno alla fisicità dei comandi, con pulsanti fisici posizionati per assicurare ergonomia e facilità d’utilizzo anche durante la guida più impegnativa. Sulla razza sinistra del volante sono disposti i controlli dedicati ai sistemi di assistenza alla guida, come l’ADAS, il cruise control adattivo, il telefono e i comandi vocali, mentre sulla razza destra trovano posto i selettori per la gestione del quadro strumenti. Sul retro del volante, due rotelle intuitive permettono di regolare volume e selezione delle stazioni radio, replicando un layout coerente con la tradizione sportiva Ferrari.
Al centro della plancia campeggia un display touch capacitivo da 10,25 pollici, fulcro dell’esperienza multimediale e di gestione delle principali funzioni di bordo, come climatizzazione, navigazione, screen mirroring, regolazione dei sedili e impostazioni dinamiche del veicolo. Accanto, un ulteriore display da 8,8 pollici dedicato al passeggero permette di vivere l’esperienza da vero co-pilota, monitorando parametri come le forze G e il regime motore in tempo reale. Infine, il quadro strumenti da 15,6 pollici completamente digitale raccoglie tutte le informazioni sulla dinamica di guida e i dati di funzionamento della vettura, creando un ecosistema connesso che si aggiorna in tempo reale.
Connettività e impianto audio da riferimento
Non poteva mancare la massima attenzione al tema della connettività, garantita da Apple CarPlay® e Android Auto®, oltre che dal sistema MyFerrari Connect che consente di controllare lo stato del veicolo da remoto tramite un’applicazione dedicata. La ricarica wireless è integrata elegantemente nel tunnel centrale, così da offrire la possibilità di ricaricare smartphone e dispositivi senza cavi aggiuntivi, in perfetta coerenza con la pulizia del design interno.
Un altro elemento che arricchisce l’esperienza a bordo è il sistema audio Premium Burmester®, disponibile come optional, che propone una potenza complessiva di 1200 watt e ben 14 altoparlanti. I tweeter con tecnologia ring radiator garantiscono un’estrema pulizia nella riproduzione delle alte frequenze, mentre i tre preset di ascolto permettono di calibrare la resa sonora in base alle preferenze personali, trasformando ogni viaggio in un’esperienza musicale immersiva e coinvolgente. Anche la qualità tattile e visiva degli speaker è frutto di un’attenta selezione dei materiali, così da integrarsi perfettamente con il resto dell’arredamento interno, esaltando ulteriormente l’aura sofisticata della Ferrari Amalfi.
Aerodinamica evoluta per la Ferrari Amalfi
La Ferrari Amalfi inaugura una nuova stagione nel design tecnico del Cavallino Rampante, con uno sviluppo aerodinamico che rappresenta un connubio perfetto fra funzione ed estetica. Il lavoro sinergico tra il reparto di termofluidodinamica e il Centro Stile Ferrari ha portato a un risultato sorprendente, in cui le forme scolpite della carrozzeria non sono mai fini a se stesse ma interpretano un preciso ruolo funzionale. L’obiettivo di garantire efficienza e prestazioni elevate si è tradotto in un progetto articolato, basato su simulazioni CFD avanzate, prove in galleria del vento e continui confronti stilistici che hanno affinato ogni componente del veicolo. L’attenzione maniacale al dettaglio ha permesso di ottenere una berlinetta V8 a motore anteriore-centrale che esprime un linguaggio stilistico moderno, essenziale e muscoloso, senza rinunciare a soluzioni aerodinamiche sofisticate.
Tra gli elementi più interessanti della nuova Ferrari Amalfi spiccano le scarpette aerodinamiche poste sul fondo della vettura, in prossimità delle ruote anteriori e posteriori. Questi dispositivi svolgono un ruolo cruciale nel ridurre la resistenza all’avanzamento e nel migliorare l’efficienza complessiva del veicolo, contribuendo a mantenere alta la stabilità anche alle velocità più elevate. Una delle innovazioni più notevoli è rappresentata da un bypass, un condotto posizionato sopra i proiettori anteriori che collega la parte frontale della vettura al vano motore, garantendo così una riduzione delle sovrappressioni e ottimizzando il raffreddamento del gruppo propulsore. Questa architettura permette alla Ferrari Amalfi di ottenere un migliore bilanciamento termico, a vantaggio delle prestazioni costanti anche in condizioni di utilizzo estremo.
Come funziona il carico verticale
La generazione di carico verticale sull’asse anteriore è assicurata da una coppia di generatori di vortici appositamente studiati e testati in galleria del vento, insieme a due diffusori integrati nello splitter frontale che svolgono una doppia funzione: favorire la deportanza e migliorare la ventilazione dei freni anteriori.
Il fondo piatto della vettura è stato progettato con estrema attenzione per gestire i flussi aerodinamici in modo coerente, riducendo la resistenza e assicurando una distribuzione uniforme delle pressioni, a beneficio del comportamento dinamico. Anche la parte posteriore della Ferrari Amalfi è stata completamente rivista per integrare un diffusore dalle dimensioni generose, con un’espansione controllata del flusso nel canale centrale capace di energizzare la scia e migliorare così la stabilità del retrotreno.
L’ala mobile attiva
Elemento iconico del posteriore è l’ala mobile attiva, perfettamente integrata nella coda della vettura. Questo componente è in grado di assumere tre configurazioni differenti in base alle esigenze di guida: Low Drag, Medium Downforce e High Downforce. In condizioni di guida su rettilineo, l’ala si dispone in modalità Low Drag o Medium Downforce per minimizzare la resistenza all’avanzamento, mentre in fase di frenata intensa o di percorrenza di curve ad alta velocità passa automaticamente alla configurazione High Downforce, generando un aumento di carico verticale che a 250 km/h raggiunge ben 110 kg, mantenendo però l’incremento di resistenza entro il 4%. Questa gestione è del tutto automatica e trasparente per chi guida, garantendo la purezza delle forme alle basse velocità e la prontezza nelle manovre più aggressive.
A completare il profilo aerodinamico interviene anche un nolder posteriore integrato, alto solo 20 mm, che aiuta a ricomprimere il flusso in modalità di minima resistenza, mantenendo alta la qualità dei flussi senza interferire con lo stile della vettura. Il frontale della Ferrari Amalfi non è solo scolpito per motivi estetici, ma ospita funzionalità di raffreddamento fondamentali: lo spazio centrale tra gli elementi strutturali integra il radiatore dell’acqua motore e il condensatore del sistema di climatizzazione, mentre le prese d’aria laterali alimentano in modo efficiente gli intercooler del sistema biturbo.
Dinamica di guida: nuove tecnologie per emozioni senza compromessi
Se l’aerodinamica rappresenta l’anima funzionale del design della Ferrari Amalfi, la dinamica di guida ne costituisce il cuore pulsante. Il marchio di Maranello ha voluto portare in questa nuova berlinetta V8 2+ tutto il know-how acquisito sulle proprie vetture sportive più evolute, introducendo tecnologie di ultima generazione per massimizzare precisione e divertimento. Al centro di questa rivoluzione figura il sistema brake-by-wire, una soluzione tecnica che consente di migliorare la prontezza dell’impianto frenante, riducendo la corsa del pedale e aumentando la modulabilità, a vantaggio della confidenza anche nelle frenate più violente.
Integrato a questo sistema c’è l’ABS Evo, già apprezzato sulla Ferrari 296 GTB e successivamente evoluto su Purosangue e 12Cilindri, qui adattato specificamente per la Ferrari Amalfi. La peculiarità dell’ABS Evo risiede nella capacità di sfruttare i dati provenienti dal sensore 6D per stimare con estrema precisione la velocità del veicolo e ottimizzare lo slittamento ruota, in modo da bilanciare in ogni istante stabilità laterale e decelerazione longitudinale. Tale approccio garantisce una frenata precisa sia in rettilineo sia su superfici miste, migliorando la confidenza del pilota anche in condizioni di aderenza difficili.
I segreti del Side Slip Control 6.1
La presenza del framework Side Slip Control 6.1 permette poi di gestire in modo integrato la dinamica laterale, la distribuzione della coppia motrice e il comportamento delle masse sospese, creando un linguaggio comune tra tutti i controllori elettronici della vettura. Questa architettura avanzata rende la Ferrari Amalfi incredibilmente stabile, prevedibile e facile da gestire, pur restando una vera sportiva dal carattere deciso.
Una menzione particolare merita l’evoluzione del sistema di stima del grip basato sull’EPS, il servosterzo elettrico che, rispetto alla precedente generazione utilizzata sulla 296 GTB, offre tempi di apprendimento più rapidi del 10% e una precisione maggiore nella valutazione delle condizioni di aderenza. Anche su superfici a bassissima presa, la logica di riconoscimento dell’EPS combinata con l’SSC 6.1 consente di interpretare in modo più accurato l’interazione tra pneumatico e asfalto, migliorando la prontezza e l’efficacia dei controllori dinamici.
Il comportamento in curva della Ferrari Amalfi è ulteriormente valorizzato dall’intervento dello spoiler posteriore mobile, che in funzione delle accelerazioni longitudinali e trasversali si regola automaticamente in configurazione High Downforce, generando un carico aggiuntivo sul retrotreno e favorendo la stabilità complessiva del veicolo anche nelle fasi più impegnative di guida sportiva. Una gestione così sofisticata degli assetti aerodinamici e della dinamica consente al pilota di sperimentare una connessione totale con la vettura, sentendosi supportato da una piattaforma tecnologica di altissimo livello senza percepirne mai un effetto artificiale.
Pneumatici su misura per equilibrio e prestazioni
Un elemento fondamentale nella messa a punto della dinamica della Ferrari Amalfi riguarda la scelta degli pneumatici, sviluppata per garantire un equilibrio perfetto tra prestazioni, comfort ed estetica. La vettura monta cerchi da 20 pollici, dimensionati per mantenere proporzioni armoniose in relazione al design scolpito della carrozzeria e per non compromettere la qualità di guida, che rimane prioritaria in una berlinetta gran turismo. La spalla degli pneumatici è stata mantenuta con lo stesso spessore assoluto già sperimentato sulla Ferrari Roma, così da assicurare una risposta progressiva alle sollecitazioni, senza irrigidimenti eccessivi che possano penalizzare la fruibilità quotidiana.
Il grip, la stabilità e la reattività della vettura sono garantiti da una misura di pneumatici perfettamente bilanciata tra asse anteriore e posteriore, con 245/35 R20 davanti e 285/35 R20 dietro, per coniugare agilità direzionale e trazione in accelerazione. Questa scelta consente di ottenere un comportamento omogeneo e comunicativo, capace di restituire al pilota un feedback sincero in ogni situazione di guida.
Massimizzazione delle prestazioni
Per massimizzare le prestazioni in qualsiasi condizione, la Ferrari Amalfi adotta pneumatici sviluppati in collaborazione con due partner di assoluto riferimento nel panorama sportivo, ovvero Bridgestone Potenza Sport e Pirelli P ZERO.
Entrambe le soluzioni garantiscono standard elevatissimi in termini di tenuta di strada, stabilità alle alte velocità e capacità di smaltire rapidamente il calore generato dalle sollecitazioni più intense, assicurando costanza di rendimento anche in sessioni di guida prolungate. La ricerca di Ferrari si è spinta fino a definire specifici parametri di omologazione per questi pneumatici, così da integrarli in modo sinergico con i controlli elettronici della vettura e con i sistemi di gestione della dinamica, per ottenere una coerenza assoluta tra software e meccanica.
Il cuore della Ferrari Amalfi: evoluzione del V8 biturbo
La Ferrari Amalfi rappresenta un capitolo inedito nella storia delle berlinette V8 della casa di Maranello, grazie a un motore che segna l’apice dell’evoluzione tecnica della famiglia F154. Questo propulsore, sviluppato partendo dal collaudato V8 biturbo da 3.855 cm³, incarna la massima espressione dell’ingegneria Ferrari applicata a un’auto sportiva elegante ma senza compromessi. La potenza massima raggiunge quota 640 cavalli a 7.500 giri al minuto, con una potenza specifica di 166 cavalli per litro, valori che collocano la Ferrari Amalfi ai vertici del segmento delle gran turismo ad alte prestazioni. Il limitatore è stato portato a 7.600 giri, così da consentire al pilota di sfruttare appieno una curva di potenza continua e crescente, perfetta per regalare emozioni adrenaliniche in ogni situazione di guida.
Il progetto del motore è stato perfezionato in ogni componente per raggiungere nuovi livelli di reattività ed efficienza, a partire dalla gestione della sovralimentazione, ora capace di controllare indipendentemente la velocità di rotazione dei due turbocompressori grazie a una calibrazione dedicata. Questa architettura consente di innalzare il regime massimo dei turbo fino a 171.000 giri al minuto, con l’obiettivo di migliorare la risposta dell’acceleratore e mantenere un’erogazione pronta e lineare anche nelle variazioni più brusche di carico. A supportare questa gestione evoluta intervengono nuovi sensori di pressione dedicati per ciascuna bancata, in grado di restituire dati ancora più precisi al sistema di controllo motore. La centralina, la stessa adottata su modelli come la 296 GTB, la Ferrari Purosangue e la Ferrari 12Cilindri, è stata ulteriormente ottimizzata per garantire una sinergia perfetta con la meccanica del propulsore, traducendo ogni input del pilota in una reazione immediata e potente.
Ottimizzazione meccanica e riduzione delle masse
Lo sviluppo del motore della Ferrari Amalfi non si è limitato alla gestione elettronica, ma ha coinvolto anche un attento lavoro sulle masse e sull’efficienza meccanica. Il basamento è stato riprogettato con lavorazioni meccaniche di altissima precisione per eliminare materiale non strutturale, riducendo così il peso complessivo di circa un chilogrammo senza compromettere la robustezza. Anche gli assi a camme sono stati alleggeriti, con un risparmio di 1,3 kg grazie a nuove tecniche di produzione, un intervento che contribuisce a rendere il motore più reattivo e pronto nei cambi di regime. Per la prima volta su un motore Ferrari è stato inoltre introdotto un olio a bassa viscosità che migliora l’efficienza nei cicli di warm-up, riducendo la resistenza a freddo del 30% rispetto alla generazione precedente.
La risposta del propulsore risulta estremamente rapida anche grazie alla scelta di un albero motore piatto, che garantisce una sequenza di scoppio più uniforme e sportiva, e alla turbina compatta a bassa inerzia capace di ridurre il ritardo di risposta e amplificare la prontezza ai medi e alti regimi. L’impiego della tecnologia twin-scroll permette di gestire in modo separato i gas di scarico provenienti dai cilindri, migliorando la pressione di sovralimentazione e rendendo ancora più efficace l’erogazione. Il collettore a fuso singolo con condotti di uguale lunghezza completa un pacchetto meccanico votato alla progressività della spinta, assicurando una curva di coppia piena in tutte le marce e garantendo una continuità di accelerazione che contribuisce al senso di controllo e di potenza istantanea tipico delle migliori Ferrari.
Cambio doppia frizione: prestazioni senza interruzioni
Per mettere a terra la straordinaria potenza del V8, la Ferrari Amalfi adotta un cambio doppia frizione a otto rapporti in bagno d’olio, una soluzione tecnologica già apprezzata sulla SF90 Stradale e ulteriormente affinata su questa berlinetta. La trasmissione beneficia di una nuova strategia di gestione integrata con la centralina motore, che garantisce cambiate fulminee e una fluidità di erogazione perfettamente coerente con la vocazione sportiva della vettura. L’ottimizzazione dei software di controllo ha permesso di migliorare la rapidità delle transizioni tra le marce, minimizzando i vuoti di coppia e rendendo ancora più precisa la risposta ai comandi del pilota. La coppia conica a basso attrito, insieme alle strategie di gestione delle frizioni, assicura un comportamento prevedibile e fluido anche nella guida urbana, soprattutto nelle ripartenze gestite dal sistema Start&Stop, rendendo la Ferrari Amalfi confortevole e docile quando serve.
La configurazione del cambio è pensata per adattarsi perfettamente al carattere poliedrico di questa berlinetta 2+, che vuole abbinare prestazioni estreme a una fruibilità quotidiana senza sacrificare la raffinatezza meccanica. La presenza di otto rapporti garantisce una spaziatura equilibrata delle marce, capace di sostenere sia le accelerazioni più violente sia la marcia rilassata a velocità di crociera, in un equilibrio che rappresenta uno dei punti di forza della Ferrari Amalfi.
Efficienza e sound: tecnologia Ferrari per un’emozione unica
L’efficienza complessiva del gruppo motopropulsore della Ferrari Amalfi è frutto di un insieme di soluzioni raffinate che comprendono la configurazione a carter secco, in grado di contenere le dimensioni del gruppo cambio e di garantire la massima lubrificazione anche nelle situazioni più estreme di guida in pista. Il risultato è una stabilità complessiva superiore, con meno rischi di cavitazione e con una gestione termica più uniforme, a tutto vantaggio dell’affidabilità. A questo si aggiunge la coppia conica a basso attrito che contribuisce a ridurre le perdite di energia meccanica, migliorando ulteriormente l’efficienza complessiva della catena cinematica.
Particolare attenzione è stata rivolta anche al controllo della coppia motrice trasmessa dalle frizioni, calibrata per garantire un comportamento estremamente morbido nelle partenze da fermo e nelle manovre a bassa velocità, così da non compromettere la facilità d’uso della vettura in contesti urbani.
Un silenziatore che non sacrifica il Cavallino
Una sportiva di razza come la Ferrari Amalfi è chiamata a emozionare non solo con i numeri, ma anche con la voce, per questo gli ingegneri hanno messo a punto un nuovo layout del silenziatore che rispetta le normative più stringenti sulle emissioni sonore senza sacrificare il timbro tipico Ferrari. La sequenza di scoppio data dall’albero piatto, abbinata ai collettori equalizzati con condotti di uguale lunghezza, restituisce un suono ricco e riconoscibile, capace di accompagnare ogni variazione di carico con una colonna sonora inconfondibile.
Il sistema di scarico integra un catalizzatore con matrice ceramica arricchita da rodio, platino e palladio, una soluzione che permette di ridurre i tempi di attivazione grazie alla minore inerzia termica, assicurando così un controllo efficace delle emissioni già nelle fasi di riscaldamento. Il controllo della sonorità è gestito da una nuova valvola di bypass a regolazione proporzionale, con mappe dedicate per ogni modalità di guida. Questo permette alla Ferrari Amalfi di adattare la sua voce alle diverse esigenze del pilota: discreta in contesti cittadini, piena e vigorosa nei momenti di guida sportiva.
Prestazioni e piacere di guida
Le scelte tecniche operate da Ferrari per il motore della Amalfi convergono in un risultato che mette al centro la sensazione di controllo e di connessione tra pilota e meccanica. L’erogazione è studiata per privilegiare la progressività, senza buchi di coppia o ritardi di risposta, grazie alla gestione twin-scroll dei turbocompressori e alla cura maniacale delle geometrie interne. Il risultato è un’accelerazione intensa ma sempre gestibile, che restituisce sicurezza e divertimento anche a chi affronta la vettura per la prima volta. La potenza di 640 cavalli è sfruttabile a qualsiasi regime, con una coppia generosa che sostiene le riprese in tutte le marce, esaltando la guida sia su percorsi misti sia su strade veloci.
Il limitatore fissato a 7.600 giri al minuto permette di spremere il motore fino all’ultimo respiro, con una progressione che non si esaurisce mai e che anzi invita a spingere sempre più in alto, mentre la gestione del cambio doppia frizione consente di non perdere neanche un battito nella sequenza di innesti. La precisione dell’erogazione è coadiuvata da una calibrazione elettronica evoluta, che sfrutta parametri di controllo mutuati dalle Ferrari più estreme per portare anche su una berlinetta 2+ una qualità di guida da auto da corsa.
Prezzo: quanto costa la Ferrari Amalfi?
Il nuovo gioiello del Cavallino rampante non è certamente alla portata di tutti, ma questo modello ha il prezzo di partenza più basso rispetto a tutti i modelli Ferrari. La Ferrari Amalfi, infatti, parte da 240.000 euro a cui vanno sommati gli optional richiesti dal cliente.