La Ferrari arriva al Gran Premio d’Austria con un bagaglio pesante di aspettative disattese e polemiche ancora calde dopo l’ultima tappa in Canada. Il 2025 doveva essere l’anno della svolta, quello della lotta dichiarata ai due titoli mondiali. Invece, a metà stagione, la SF-25 si è rivelata una monoposto difficile, sbilanciata, incapace di tenere il passo delle rivali e al centro di un progetto che ha cominciato a scricchiolare ben prima del giro di boa. Le parole forti sentite a inizio anno a Maranello sembrano oggi lontane, spazzate via da una realtà che racconta una macchina afflitta da problemi strutturali e da una squadra costretta a rivedere i propri obiettivi in corsa.
La crisi tecnica della SF-25
La fotografia più amara di questo primo semestre di stagione è rappresentata da una SF-25 che manca di carico aerodinamico e che fatica a trovare un bilanciamento ideale. Uno dei punti deboli principali risiede nel consumo eccessivo della tavola, la parte inferiore della vettura che entra in contatto con l’asfalto. Questo limite obbliga i tecnici a intervenire sull’assetto, costringendo la monoposto a girare con altezze da terra maggiori rispetto al piano originale. Una soluzione che, se da un lato protegge la struttura del fondo, dall’altro penalizza fortemente la deportanza, aggravando le prestazioni in curva e in frenata.
Il team tecnico Ferrari diretto da Loic Serra sta cercando di porre rimedio con una serie di aggiornamenti pianificati con cura. In particolare, due elementi sono considerati cruciali per provare a invertire la rotta: un nuovo fondo aerodinamico e una sospensione posteriore rivista, che dovrebbero contribuire a stabilizzare la vettura e a migliorare la distribuzione dei carichi. Le prime implementazioni di queste modifiche sono attese tra il GP d’Austria e Silverstone, con l’obiettivo di avere un pacchetto completo e funzionante entro la metà di luglio.
Fred Vasseur e il basso profilo
Nel frattempo, il team principal Fred Vasseur ha scelto una linea comunicativa ben diversa rispetto al passato recente. Invece di alimentare le aspettative, il francese ha preferito mantenere un profilo basso alla vigilia del fine settimana a Spielberg. Una scelta voluta, che rispecchia la volontà di non fornire illusioni in un momento delicato, in cui anche l’ambiente interno alla Scuderia chiede risposte più che promesse.
Vasseur ha sottolineato la particolarità del circuito austriaco, evidenziando che con i suoi poco più di sessanta secondi al giro, il Red Bull Ring è una pista che comprime i distacchi e rende ogni dettaglio strategico e tecnico determinante. La configurazione con sette curve su dieci a destra e i continui saliscendi richiedono una vettura ben bilanciata, capace di adattarsi rapidamente alle variazioni di pendenza e di sfruttare al meglio ogni tratto di pista. In questo contesto, anche pochi millesimi possono fare una grande differenza, e proprio per questo la Ferrari sta cercando di mettere insieme tutti gli elementi che possono contribuire a un salto di qualità.
Il lavoro a Maranello e il banco di prova dell’estate
A Maranello il lavoro si è intensificato dopo le delusioni accumulate nei primi mesi dell’anno. L’intero reparto corse ha fissato una road map di quattro gare — Austria, Gran Bretagna, Belgio e Ungheria — per valutare se gli aggiornamenti sviluppati nel corso della primavera possano finalmente dare frutti concreti. Il mese di luglio sarà dunque cruciale non solo per la classifica, ma anche per comprendere la direzione tecnica intrapresa.
Il fatto che gli sviluppi in arrivo siano frutto di mesi di progettazione e simulazioni dimostra quanto il team abbia creduto nella possibilità di risollevare una vettura che, al momento, non ha mai brillato davvero. Lo stesso Vasseur ha rimarcato l’impegno totale dei piloti e della squadra, sottolineando la determinazione di Charles Leclerc e Lewis Hamilton a non arrendersi nonostante il momento complicato. Proprio l’arrivo del sette volte campione del mondo ha aggiunto pressione, ma anche nuove energie a un progetto che ha urgente bisogno di risultati.
Una stagione da salvare per la Ferrari
Il 2025 della Ferrari non è ancora definitivamente compromesso, ma la finestra utile per invertire la tendenza si sta restringendo. I punti persi, le occasioni mancate e i problemi tecnici irrisolti hanno già pesato molto sul bilancio di metà anno. La fiducia nei nuovi componenti e nella loro efficacia è alta, ma resta da vedere se gli interventi progettuali saranno sufficienti per colmare il gap con i principali rivali.
Intanto, sul piano comunicativo, si è passati da proclami e dichiarazioni aggressive a un atteggiamento più prudente e razionale. Vasseur non ha parlato di podi o vittorie, ma di un lavoro costante e metodico per migliorare ogni dettaglio. Un approccio forse meno scintillante ma sicuramente più in linea con la realtà delle prestazioni viste in pista.