Nel traffico urbano, pedoni e monopattini rappresentano due tra gli utenti più vulnerabili. Sapere come si superano pedoni e monopattini è oggi essenziale per ogni automobilista o scooterista. Con il Codice della Strada aggiornato al 2025, il sorpasso in città richiede attenzione, rispetto delle distanze e buonsenso. In questa guida spieghiamo le regole da seguire, gli errori da evitare e gli strumenti utili per guidare in modo responsabile e sicuro.
Superare un pedone: quando è consentito e come farlo
Il sorpasso pedoni Codice della Strada è consentito solo se avviene in condizioni di piena sicurezza e nel rispetto delle distanze minime. In particolare:
- È vietato sorpassare in prossimità di strisce pedonali, se il pedone è in procinto di attraversare o ha anche solo manifestato l’intenzione di farlo.
- Fuori dagli attraversamenti, il pedone può essere superato solo mantenendo almeno 1,5 metri di distanza laterale.
- È obbligatorio rallentare o fermarsi se il pedone è in posizione pericolosa (es. a bordo strada, con visibilità ridotta, o con bambini o passeggini).
Esempio pratico: se un pedone sta camminando sulla banchina di una strada secondaria, è possibile superarlo solo a velocità molto ridotta e con ampio margine laterale.
La regola generale è semplice: quando si tratta di utenti vulnerabili, la priorità è sempre la loro incolumità, anche a costo di attendere qualche secondo in più.
Superare un monopattino elettrico: attenzione a visibilità e manovre
Il sorpasso monopattino elettrico richiede particolare cautela. Questi mezzi sono piccoli, spesso silenziosi e imprevedibili nei movimenti, motivo per cui il Codice della Strada prevede regole chiare.
Ecco cosa fare:
- Verifica la velocità: il sorpasso è consentito solo se il monopattino procede a velocità inferiore rispetto al flusso di traffico.
- Mantieni almeno 1,5 metri di distanza laterale, proprio come per biciclette e pedoni.
- Controlla che non stia cambiando direzione: molti utenti non segnalano le svolte e non dispongono di indicatori di direzione.
- Presta attenzione a comportamenti distratti: uso di cuffie, manovre improvvise, discesa da marciapiedi sono frequenti.
Dopo il sorpasso, rientra lentamente in corsia senza tagliare la traiettoria dell’utente su monopattino. La prudenza è essenziale anche quando non vi sono obblighi espliciti, perché questi utenti sono tra i più esposti agli urti laterali.
Situazioni speciali: scuole, marciapiedi, centri storici
In determinati contesti urbani, come scuole, zone 30 e centri storici, le regole per il sorpasso di utenti vulnerabili diventano ancora più stringenti.
Ecco cosa prevede la normativa e il buonsenso:
- Limite di 30 km/h obbligatorio in prossimità delle scuole, esteso spesso anche a intere aree residenziali.
- Se un pedone è in dubbio sull’attraversamento, è dovere del conducente fermarsi e lasciarlo passare, anche se non ha ancora messo piede sulle strisce.
- In zone ZTL o aree pedonali parziali, attenzione ai monopattini che possono cambiare corsia improvvisamente, spesso senza segnalarlo.
- Passeggini, bambini o persone anziane richiedono massima prudenza anche se non sulle strisce: la priorità è la sicurezza.
In questi contesti, più che la velocità conta la capacità di anticipare situazioni di rischio, adottando una guida difensiva e rispettosa.
Errori da evitare quando si superano pedoni e monopattini
Quando ci si chiede come si superano pedoni e monopattini, è fondamentale conoscere non solo le regole, ma anche gli errori più comuni che possono compromettere la sicurezza.
- Sorpassi troppo stretti: avvicinarsi troppo agli utenti vulnerabili è pericoloso e vietato. Serve sempre 1,5 m di distanza laterale.
- Uso improprio del clacson: molti conducenti lo utilizzano per “avvisare” pedoni o monopattini, creando solo allarme e reazioni imprevedibili.
- Confondere la corsia ciclabile con la carreggiata: non si può invadere lo spazio ciclabile per sorpassare.
- Sorpassare in presenza di ostacoli: auto parcheggiate, cantieri o bidoni della spazzatura riducono lo spazio di manovra e aumentano i rischi.
- Affidarsi troppo agli ADAS: i sistemi di assistenza alla guida non sostituiscono l’attenzione del conducente, soprattutto in caso di bambini o pedoni in angoli ciechi.
La regola d’oro: meglio attendere un attimo in più che esporsi a un rischio evitabile.
Esempi pratici di sorpasso corretto in città
Capire come si superano pedoni e monopattini significa anche saper gestire situazioni reali. Ecco alcuni scenari urbani tipici con il comportamento corretto da adottare:
- Scenario 1: monopattino su carreggiata urbana. Il conducente del monopattino guida a destra. L’automobilista lo supera solo quando ha sufficiente spazio per mantenere almeno 1,5 metri e senza rientrare bruscamente.
- Scenario 2: pedone su strada secondaria senza marciapiede. Il conducente rallenta, valuta la distanza disponibile e supera solo in assenza di veicoli opposti, mantenendo la distanza minima.
- Scenario 3: marciapiede affollato. L’autista si prepara a frenare, mantiene distanza prudente e attende in caso di possibile attraversamento non previsto.
- Scenario 4: visibilità ridotta per pioggia o nebbia. Il conducente rallenta drasticamente, usa fari anabbaglianti e rinuncia al sorpasso se non ha visione chiara del lato strada.
Questi esempi aiutano a tradurre le regole in comportamento concreto, soprattutto in ambienti urbani complessi.
Sicurezza attiva e ADAS: come aiutano nel sorpasso sicuro
I sistemi di assistenza alla guida (ADAS) sono sempre più presenti nelle auto moderne e offrono un aiuto prezioso nel sorpasso pedoni e monopattini, soprattutto in città.
Ecco le tecnologie più utili:
- Sensori di distanza laterale: aiutano a mantenere i 1,5 metri minimi durante il sorpasso.
- Radar e telecamere 360°: rilevano la presenza di utenti debolmente protetti anche negli angoli ciechi.
- Frenata automatica d’emergenza: si attiva se un pedone attraversa improvvisamente la strada.
- Riconoscimento degli attraversamenti pedonali: avvisa il conducente e può rallentare automaticamente l’auto.
Importante però ricordare: gli ADAS sono un supporto, non un sostituto dell’attenzione. La responsabilità resta sempre del conducente.