Acquistare il primo SUV elettrico è una scelta sempre più diffusa, ma anche piena di dubbi per chi non ha esperienza con la mobilità elettrica. Tra autonomia reale, ricarica, incentivi, tecnologia e abitudini di guida, ci sono molti fattori che vanno oltre il semplice prezzo. In questa guida scopriamo i 5 errori da evitare per l’acquisto di un SUV elettrico. L’obiettivo è aiutarti a fare il primo acquisto di SUV elettrico in modo informato, evitando delusioni e spese inutili. Se vuoi passare all’elettrico con consapevolezza, questa è la lettura giusta per te.
Errore 1: Sottovalutare i reali bisogni di autonomia
Uno degli errori più comuni nel primo acquisto di un SUV elettrico è lasciarsi affascinare esclusivamente dal dato dell’autonomia massima dichiarata, solitamente in ciclo WLTP. Molti pensano che più chilometri significa sempre maggiore libertà, ma la realtà è diversa: l’autonomia effettiva dipende da moltissimi fattori, tra cui clima, stile di guida, carichi trasportati e tipo di percorso.
Ad esempio, se percorri quotidianamente circa 40 km tra casa, lavoro e spesa, anche un SUV con 300 km di autonomia reale è più che sufficiente. Acquistare un modello con 500 km solo “per sicurezza” può significare spendere di più per un’esigenza che non esiste. Inoltre, auto con batterie più grandi richiedono tempi di ricarica più lunghi e consumi superiori.
Nel mondo reale, l’autonomia dichiarata è spesso sovrastimata. D’inverno, con riscaldamento acceso e guida in città, l’autonomia può calare anche del 30%. Ecco perché è fondamentale valutare il tuo stile di vita prima di scegliere. Considera il tragitto medio giornaliero, la disponibilità di ricarica notturna e la frequenza dei viaggi lunghi.
SUV elettrici e autonomia reale: la parola chiave è “proporzione”. Scegli l’autonomia che ti serve davvero, e non quella che ti sembra “meglio” solo sulla scheda tecnica.
Errore 2: Non conoscere la rete di ricarica disponibile
Un altro errore da evitare nel primo acquisto di SUV elettrici è pensare che tutte le colonnine siano uguali o che basti “una presa” per ricaricare. Chi è al primo acquisto spesso ignora la differenza tra ricarica domestica (con wallbox) e pubblica, tra corrente alternata (AC) e continua (DC), tra reti lente e quelle ultraveloci come Ionity, Enel X Way o Tesla Supercharger.
Se vivi in appartamento e non puoi installare una wallbox, conoscere le stazioni di ricarica nei pressi di casa o del luogo di lavoro è fondamentale. In autostrada, inoltre, alcune reti garantiscono tempi di ricarica molto più brevi e affidabilità superiore. Sapere quali sono compatibili con il tuo SUV può fare la differenza nei lunghi viaggi.
Inoltre, molte colonnine pubbliche richiedono l’uso di app o abbonamenti specifici. Un utente impreparato rischia di trovarsi davanti a una stazione inutilizzabile perché priva dell’account o del badge corretto.
Il consiglio? Prima dell’acquisto, informati sulla disponibilità delle infrastrutture di ricarica nella tua zona e lungo i tragitti abituali. Verifica anche la compatibilità del veicolo con i principali standard CCS e Tipo 2. Solo così potrai usare davvero l’auto con tranquillità e continuità.
Errore 3: Pensare che un SUV elettrico sia sempre più ecologico
Quando si parla di mobilità sostenibile, molti danno per scontato che acquistare un SUV elettrico sia di per sé una scelta ecologica. In realtà, non è sempre così. Un SUV elettrico di primo acquisto comporta vantaggi ambientali solo se viene utilizzato in modo coerente con le sue caratteristiche.
I SUV, anche se elettrici, sono più grandi e pesanti rispetto a berline o citycar. Questo significa che consumano più energia, richiedono batterie più capienti e materiali in quantità maggiore. Se il tuo utilizzo è prevalentemente urbano e con pochi passeggeri, un’auto più compatta potrebbe essere più efficiente in termini ambientali.
Detto ciò, un SUV elettrico rimane una buona scelta per chi ha una famiglia, trasporta spesso bagagli o percorre lunghi tratti extraurbani. In questi contesti, il compromesso tra comfort, autonomia e sostenibilità è ben giustificato.
Il consiglio? Valuta le dimensioni e il peso del veicolo in base al tuo utilizzo reale. Se puoi optare per qualcosa di più snello, avrai un impatto ambientale minore e anche consumi inferiori. L’elettrico non è solo questione di alimentazione, ma anche di coerenza d’uso.
Errore 4: Trascurare il costo totale di possesso
Quando si guarda al primo acquisto SUV elettrico, molti utenti si focalizzano solo sul prezzo di listino, dimenticando che l’auto elettrica va valutata nel tempo. Questo è uno degli errori più comuni da evitare nell’acquisto di SUV elettrici: non considerare il costo totale di possesso (TCO – Total Cost of Ownership).
Un SUV elettrico costa mediamente di più all’acquisto rispetto a un modello termico equivalente. Tuttavia, nel medio-lungo periodo, può risultare più conveniente. La manutenzione ordinaria è ridotta (niente olio motore, meno parti soggette a usura), il bollo può essere azzerato o ridotto per anni, e si risparmia molto sul “pieno”: una ricarica costa molto meno di un pieno di benzina o diesel.
Facciamo un esempio pratico. Un SUV elettrico da 40.000 € può, in 5 anni, farti risparmiare anche oltre 6.000 € tra carburante e manutenzione rispetto a un equivalente termico da 30.000 €. Se aggiungi gli incentivi statali e regionali, il divario iniziale si riduce ulteriormente.
Il consiglio è semplice: valuta il veicolo sulla base dei costi reali di utilizzo, non solo sul prezzo di listino. Chiedi al concessionario simulazioni TCO su base quinquennale per capire quale scelta sia più adatta al tuo budget nel tempo.
Errore 5: Acquistare senza provare su strada e testare l’infotainment
Uno degli errori da evitare nell’acquisto di SUV elettrici (ed è anche tra i più sottovalutati) riguarda proprio l’esperienza a bordo. Un SUV elettrico di primo acquisto può sembrare identico a uno termico a livello estetico, ma il comportamento su strada e l’ergonomia dell’abitacolo sono molto diversi. Non basta leggere la scheda tecnica: è fondamentale fare un test drive.
I SUV elettrici hanno una frenata rigenerativa, spesso regolabile, che può sorprendere chi non è abituato: il rilascio dell’acceleratore rallenta subito il veicolo. Anche la dinamica di guida – più silenziosa, reattiva ma diversa nella gestione del peso – cambia l’esperienza al volante.
Inoltre, l’infotainment e i comandi touch sono spesso il cuore della user experience: alcuni sistemi sono fluidi e intuitivi (come quello di Kia EV6), altri meno immediati (es. MG ZS EV). Valutare la facilità d’uso di schermi, comandi vocali, e compatibilità con smartphone è essenziale per evitare frustrazioni quotidiane.
Il consiglio? Prova sempre l’auto su strada e usa l’infotainment come faresti ogni giorno. Solo così potrai capire se il SUV elettrico che stai valutando è davvero adatto al tuo stile di guida e alle tue abitudini tecnologiche.
Scegliere bene è il primo passo per amare l’elettrico
Acquistare un SUV elettrico è un passo importante verso una mobilità più sostenibile, tecnologica e silenziosa. Ma per vivere appieno questa rivoluzione, è essenziale fare una scelta consapevole, evitando i 5 errori da evitare SUV elettrici più comuni.
Conoscere le proprie esigenze reali, valutare costi e infrastrutture, provare l’auto su strada e capire davvero come funziona l’elettrico ti aiuterà a trovare il modello perfetto per te. Scegliere bene significa anche guidare con più serenità e soddisfazione ogni giorno.
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